Non hanno reagito bene i mercati finanziari alla notizia del deficit messo in cantiere dalla manovra economica. Alle prime indiscrezioni il cambio euro dollaro è crollato. Mercati asiatici indifferenti. Giù piazza affari (-3.7%). Spread btp-Bund sfora i 280 punti al 3.18%.
Il cambio euro/dollaro e i mercati asiatici
Alle prime indiscrezioni sui numeri della manovra economica il cambio euro/dollaro è cominciato a scendere, spinto anche dall’aumento dei tassi della Fed. Ma il chiaro segnale di quello che sarebbe successo oggi era chiaro. I finanziatori stranieri non sono convinti che il meccanismo di ulteriore indebitamento dia effetti positivi. Storicamente i mercati finanziari orientali sono neutri alle situazioni economiche e finanziarie dell’Italia. Così è stato anche questa volta. La borsa di Tokyo infatti non ha presentato nessun sussulto. Ha chiuso con un rialzo pari a 1,4%. Gli hanno fatto eco tutte le altre borse asiatiche, che hanno chiuso tutte in rialzo anche se con maggiore moderazione della borsa giapponese.
Pressioni su Piazza Affari: giù oltre il 3,7% alle 12.00
Le pressioni di vendita, come previsto dagli esperti, si sono fatte sentire sul mercato azionario italiano, che alle 12.00 ha registrato perdite per 3.72%. Le banche sono state investite da vendite consistenti. Ifis perde il 10%, Banco Bpm, Bper e Creval il 7,8%, Unicredit, Intesa oltre sei punti percentuali, Ubi è sospesa in asta di volatilità. Le vendite coinvolgono anche altri titoli strutturali, come Enel e Generali, che cedono il 4%. Astaldi, dopo la domanda di concordato preventivo ‘con riserva’, crolla del 22%. A conferma dei dubbi dei mercati sulla manovra gialloverde arrivano dallo spred Btp-Bund, che ha sforato i 280 punti, attestando i titoli decennali ad un rendimento del 3,18%.