Def bocciato e manovra economica bloccata. Stime troppo ottimistiche

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Il quadro programmatico della nota al Def, base per la manovra economica, non è stato validato dall’Ufficio parlamentare di bilancio. “I disallineamenti rispetto alle stime rendono eccessivamente ottimistica la previsione di crescita”. Il Def pertanto è bloccato a meno che un terzo dei parlamentari delle commissioni bilancio non riconvochi il ministro Tria per delle nuove precisazioni.

La bocciatura di Bankitalia: manovra da effetti modesti

Il vice direttore di Bankitalia Signorini, oggi è stato durissimo contro la manovra economica proposta dal governo gialloverde. Lo è stato durante la sua audizione sulla nota del Def.

La Nota sottolinea giustamente che le riforme pensionistiche introdotte negli ultimi vent’anni hanno significativamente migliorato sia la sostenibilità sia l’equità intergenerazionale del sistema pensionistico italiano. E’ fondamentale non tornare indietro su questi due fronti. Un fondamentale elemento di forza delle finanze pubbliche italiane. L’aumento dei trasferimenti correnti” per reddito di cittadinanza e pensioni, così come gli sgravi fiscali, tendono ad avere effetti congiunturali modesti e graduali nel tempo; stimiamo che il moltiplicatore del reddito associato a questi interventi sia contenuto”. Anche lo stop all’Iva dovrebbe avere “un effetto limitato”. Impatto che “potrebbe essere ancora inferiore o nullo se il mancato aumento dell’Iva fosse già stato incorporato nelle aspettative delle famiglie”, ha sottolineato Signorini.

Oscillazioni del mercato negative per capacità di credito

Come spiegato da Signorini, istituzioni e soggetti italiani detengono il debito pubblico. Questo “non lo isola dalla logica del mercato che cerca il rendimento e fugge l’incertezza. Le oscillazioni del suo valore esercitano i propri effetti anche sui soggetti italiani, famiglie, imprese e istituzioni finanziarie che lo detengono. In ultima analisi al debito pubblico fa riferimento una parte importante del nostro risparmio. Una minore valutazione dei titoli di Stato in portafoglio incide sui requisiti patrimoniali delle banche – ha concluso Signorini oltre certi limiti può ridurne la capacità di offrire credito all’economia“.

Di Maio: La legge Fornero è stato un esproprio

In un twitter Di Maio risponde a Bankitalia scrivendo: “Se Bankitalia vuole un governo che non tocca la Fornero, la prossima volta si presenti alle elezioni con questo programma. Nessun italiano ha mai votato per la Fornero. E’ stato un esproprio di diritti e democrazia che viene rimborsato. Giustizia è fatta. Indietro non si torna“.

Savona: “serve più del 2,4%. La Bce compri i titoli di Stato italiani”.

Il Ministro per gli Affari europei Paolo Savona, a Porta a Porta ha detto che “Se ci sfugge lo spread la manovra deve cambiare. L’errore che fanno sia Fmi che Bankitalia è mettere la stabilità finanziaria come presupposto dello sviluppo, io dico che devono andare almeno di pari passo. La costruzione dell’Europa non dà per scontato che si debba avere la stabilità prima dello sviluppo – ha chiosato Savona -.C’è bisogno di ben oltre il 2,4%. Ci dicono che le previsioni della manovra sono ottimistiche? Sono i risultati di modelli egonometrici e degli interventi che noi facciamo. Tra i compiti della Banca centrale europea  – ha concluso il ministro – c’è quello della stabilità finanziaria, quindi quello di abbattere lo spread, deve intervenire in acquisti” di titoli italiani“.

 

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