Studenti contro il Governo: si bruciano manichini di Di Maio e Salvini

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Gli studenti sono scesi in piazza manifestare contro il Governo gialloverde. Disagi a Roma e a Torino, dove sono stati bruciati dei manichini rappresentanti Di Maio e Salvini. Le zone che interessano la protesta sono presidiate dalle Forze dell’Ordine.

Gli studenti: questo non è cambiamento

Giacomo Cossu, Coordinatore nazionale di Rete della Conoscenza ha dichiarato spiegato che “Oggi siamo in piazza perché subiamo l’ingiustizia quotidiana di costi economici insostenibili per studiare. La manovra finanziaria annunciata dal Governo ignora i problemi degli studenti, non prevede maggiori risorse per il diritto allo studio né per la qualità della formazione o per la ricerca. Questo non è cambiamento – aggiunge – vediamo infatti il maggior deficit previsto viene utilizzato per condoni agli evasori fiscali e per tagliare le tasse ai più ricchi. Per noi giovani mancano le risorse e mancano provvedimenti concreti per contrastare la precarietà nel mercato del lavoro. Il ‘cambiamento’ tanto propagandato sembra in netta continuità per il passato, perché é assente un progetto di rilancio dello sviluppo sostenibile per il nostro Paese”.

La situazione a Roma

Nella capitale si grida “#Chihapaura di cambiare? Noi no!”. La manifestazione è iniziata la  a piazzale Ostiense, organizzata dall’Unione degli studenti, Rete degli studenti medi e Fronte Gioventù Comunista. Gli studenti hanno acceso fumogeni. Si registrano forti disagi al traffico in zona. “Ci volevano soldati e passivi, ci hanno trovati nelle piazze. Non possiamo più accettare che questo governo si riempia la bocca di parole come “cambiamento”. Telecamere nelle scuole e leva militare sono provvedimenti dannosi e inutili. Il governo sta dimostrando ogni giorno la sua incapacità di mettere in campo azioni concrete per risollevare la condizione dell’istruzione pubblica italiana”. Sull’Università non c’è alcuna proposta reale”.

I giovani annunciano per il 16 e il 17 novembre, in occasione della Giornata Internazionale dello Studente, nuove mobilitazioni.

La protesta a Torino

Centinaia di studenti sono scesi in strada, a Torino, per protestare “contro razzismo, finto governo del cambiamento e disuguaglianze”. Il corteo, promosso dagli Studenti Indipendenti, è partito da piazza Arbarello e sfila per le vie del centro città per raggiungere piazza Castello. Davanti al Miur, in corso Vittorio, i ragazzi hanno bruciato una telecamera di cartone posta sopra dei mattoni. Tanti i cartelli contro il governo: “Lega Salvini e lascialo legato”, “Una scuola sicura è antirazzista è antifascista”.

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