Manovra economica: i punti della discordia tra Lega e M5S

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Manovra economica salvini Di maio

Siamo a poche ore dalla scadenza della presentazione all’Europa della manovra economica e ancora non c’è accordo su diversi punti tra Lega e M5S. Per superare gli ostacoli oggi un vertice a Palazzo Chigi e poi un nuovo Cdm da cui uscirà il documento da presentare a Bruxelles.

Tagli pensioni d’oro: il M5S vuole di più

Il cavallo di battaglia dei pentastellati è il redito di cittadinanza, che potrebbe essere erogato su base geografica. Per il finanziamento di questo il grillini hanno un preventivo i spesa di 10 miliardi di euro. Le coperture per la sua realizzazione sono state individuate anche dai tagli delle pensioni d’oro. Da qui il primo scontro con la Lega. Dal M5S fanno sapere che non bastano i tagli sulle pensioni superiori a 4.500 euro mensili, dalle quali si ricaverebbero solo 150 milioni. Pertanto Di Maio e co. vogliono scendere l’aliquota delle pensioni da tagliare. Qui vi sono resistenze da parte della Lega.

 

Sulla pace fiscale la Lega vuole maggiore flessibilità

La lega ha posto il tetto per i condoni a 1 milione di euro. Il M5S digerisce malamente anche i 100mila euro. I pentastellati hanno proposto un taglio a zero euro delle cartelle inferiori a 1.000 euro risalenti al periodo 2000-2010. Ritengono dal movimento che per queste le speranze di recuperare delle cifre siano praticamente uguale a zero. Dalla Lega invece si parlerebbe di dover far pagare un qualcosa, ancora da definire, ai contribuenti morosi. La certezza vi è sulle liti fiscali contro lo Stato. In questo caso vi sarebbe l’accordo che per vedersi azzerate le posizioni, non si continui i giudizi e i contribuenti paghino una somma pari al 50% del dovuto.

Tav e gasdotti: Lega si M5S no

Da quanto trapelato da fonti vicine a quelle governative, vi sarebbero disaccordi sulle opere su cui investire. Non solo vi è in ballo il recupero azionario di Alitalia, cavallo di battaglia di questi ultimi giorni da parte di Di Maio, ma altro. Se sul caso Alitalia vi sono delle tensioni di competenza tra Tria e lo stesso leader pentastellato e anche una guerra sulle cifre e da investire e sulle relative modalità, lo scontro sarebbe più duro sulla Tav. I M5S si è mostrato contrario alla sua realizzazione, così come a quella dei gasdotti. La Lega invece premerebbe per investimenti su queste grandi opere. Tra qualche ora ne sapremmo di più.

 

 

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