Idee diverse e modi di vedere differenti tra Lega e M5S ci sono, come era lecito aspettarsi, infatti Giorgetti sul reddito di cittadinanza ha espresso le sue perplessità. Lo ha fatto nel libro di Bruno Vespa.
I dubbi di Giorgetti
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Giancarlo Giorgetti ha espresso nel libro di Bruno Vespa le sue perplessità sul reddito di cittadinanza.Ecco le sue parole: “Il reddito di cittadinanza? Ha complicazioni attuative non indifferenti. Se riuscirà a produrre posti di lavoro, bene. Altrimenti resterà un provvedimento fine a se stesso“.
Le sicurezze di Di Maio
Nello stesso tempo Luigi Di Maio, leader del M5S in un video in diretta su Facebook ha dichiarato che “il reddito di cittadinanza, pensioni di cittadinanza e quota 100 ci sono nella legge di bilancio: chi dice che non ci sono sta dicendo bugie. In manovra ci sono i soldi, c’è la ciccia. Ma le norme regolamentari non possono stare lì” perciò “dopo la legge di bilancio, magari a Natale o subito dopo, si fa un decreto con le norme per reddito e pensioni di cittadinanza e riforma della Fornero. Lo faremo con un decreto, non un ddl perché ci vorrebbe troppo e c’è emergenza povertà“.
Le novità nella legge di bilancio
Intanto nella legge di Bilancio sono previsti per il 2019 rincari della tassazione per le sigarette di 108 milioni, altri 22,5 milioni per il tabacco; uno sconto fino a 8mila euro è previsto per incentivare l’assunzione di laureati in corso con 110 e lode con meno di 30 anni e dottori di ricerca entro i 34 anni, che abbiano conseguito il titolo tra gennaio 2018 e giugno 2019; dei Fondi per 900 specializzandi in più a Medicina; dei tagli per 435 milioni destinati ai ministeri. A non ridere le tasse locali, che congelate dal 2016 al 2019, potrebbero subire degli aumenti. Nel mirino l’Imu sulle seconde case e le addizionali locali.
[…] Certo che Rocco Casalino, non le manda a dire. Lui parla sempre in modo diretto. Come quella volta ad un giornalista durante un’intervista, in cui parla di “quei pezzi di merda del Mef“. Da questa un audio che diventò virale, in cui lo stesso Casalino accusava i burocrati del ministero di Economia e Finanza di “poca trasparenza. Parole che a distanza di pochissimo sembrarono profetiche. Dapprima con il caso della manina di Roberto Garofalo, accusato dal M5S di aver scritto furtivamente una norma che attribuiva alla Croce Rossa Italiana 84 milioni, scoperta e cassata da Conte, (clicca qui per approfondire). Infine con le dichiarazioni di Giorgetti sulla difficile attuazione del reddito di cittadinanza“(clicca qui per approfondire). […]