I furbetti del cartellino, timbrano e vanno a giocare alle slot

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Sarebbero 5, secondo i Carabinieri i furbetti del cartellino, sorpresi a Cefalà Diana (Pa), che timbrano l’ingresso a lavoro e poi vanno a giocare alle slot machine o a sbrigare faccende personali.

Le accuse

Sono due dipendenti comunali di Cefalà Diana, in provincia di Provincia di Palermo e 3 dipendenti del consorzio che si occupa della raccolta dei rifiuti Coinres a frodare sul lavoro. Dopo aver timbrato il cartellino di ingresso a lavoro, si allontanavano per passare la mattinata a fare altro. Secondo l’accusa, i cinque furbetti del cartellino, più che lavorare andavano a fare la spesa, nei campi o giocare alle slot machine.

Le indagini

I 5 sono stati seguiti e filmati in più di un’occasione. Le videocamere hanno ripreso questi impiegati, che abbandonavano il loro posto di lavoro ripetutamente. Qualcuno di loro anche a bordo di una moto ape per recarsi a lavorare nei campi. Tutto questo senza timbrare l’uscita e quindi figurando regolarmente in servizio. Alcuni di loro, addirittura andavano a giocare alle slot machine, assentandosi illecitamente dal proprio posto di lavoro. C’è chi andava a fare la spesa, e chi a custodire e badare ai propri animali domestici. Il Gip di Termini Imerese, una volta raccolto il materiale probatorio, ha disposto un’ordinanza cautelare per i cinque impiegati infedeli. Sono stati i carabinieri a notificare il dispositivo, che impone ai cinque l’obbligo di presentazione davanti alla polizia giudiziaria. Le indagini sono state coordinate dalla procura. Nell’inchiesta ci sono altri 15 dipendenti comunali indagati.

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