Decreto fiscale: scompare il condono e anche il carcere per gli evasori

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La decisione da parte del governo giunge a sorpresa, nel decreto fiscale scompare il condono e anche il carcere per gli evasori, pallino del M5S. In realtà sarebbe stato messo in stand-by.

Passo indietro sul condono fiscale e carcere per evasori

La decisione è stata presa in un vertice serale a cui hanno partecipato il premier Giuseppe Conte, i due vice Di Maio e Salvini e i ministri Tria, Fraccaro e Bonafede. La dichiarazione integrativa, che era voluta dalla Lega, scomparirà dal testo, come contropartita politica facilmente scomparirà il carcere per gli evasori (per ora messo in stand-by), voluto dal M5S. Secondo la maggioranza la dichiarazione integrativa non avrebbe portato un significativo gettito fiscale. Resteranno in piedi le altre sanatorie, dalla rottamazione-ter alle liti fiscali. Così come rimarrà la norma sul saldo e stralcio ma solo delle minicartelle. Per quanto riguarda gli errori in dichiarazione potranno essere corretti pagando 200 euro l’anno.

Le altre novità nel decreto fiscale

Sarà introdotta per volontà della Lega una tassa dell’1,5% sul Money transfer. Inoltre vi è il rinnovo del bonus bebè. Le sigarette elettroniche saranno detassate, così come i metri quadrati di ombra degli ombrelloni presenti negli stabilimenti balneari. Sulle Bcc non vi sarebbero novità. La lega riformulerà l’emendamento al fine di limitare la portata dopo gli allarmi lanciati da Federcasse. Vi sarebbe la possibilità di ricorrere al sistema di tutela istituzionale. Questa garantita solo alla federazione dell’Alto Adige. Il tutto lascerebbe inalterate le norme sull’adesione ai gruppi unici inserite nella riforma targata Pd.

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