Lenti a contatto intelligenti floop, l’analisi del sangue dalle lacrime

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Lenti a contatto intelligenti floop: il progetto, nato con l’obiettivo di analizzare il sangue direttamente dalle lacrime, ha subito una battuta d’arresto, vediamo perché.

Il progetto delle lenti a contatto intelligenti

Nel 2014 Google e Novartis avevano annunciato una collaborazione per creare delle lenti a contatto intelligenti. L’obiettivo era quello di monitorare i livelli di glucosio presente nel sangue delle persone affette da diabete direttamente dalle lacrime. Il prototipo era pensato per i diabetici in modo tale da evitare il sistema della puntura con un ago sulle dita.

Thomas Quinn, capo della sezione lenti a contatto e cornee della American Optometric Association, ha spiegato: “Ho molti pazienti che sono in cura per il diabete e che descrivono la malattia come un lavoro part-time, talmente è complicata da monitorare”. Poi ha aggiunto: “La possibilità di trattarla diversamente e ridare ai pazienti un po’ della loro vita è entusiasmante“.

Utilizzo esteso delle lenti a contatto intelligenti

Le lenti a contatto intelligenti, però, sarebbero utili anche per altri scopi. Thomas Quinn ha specificato meglio: “Le lacrime contengono anche una sostanza di nome lacryglobin che funge da biomarcatore per il cancro al seno, al colon, ai polmoni, alla prostata e alle ovaie. Il monitoraggio dei livelli di lacryglobin potrebbe essere particolarmente utile per i pazienti affetti da cancro che sono in stato di remissione.

Le lenti sarebbero utili anche nell’assunzione di farmaci. Infatti: “Se una lente potesse somministrare un medicinale lentamente e lungo un arco esteso di tempo, potrebbe risultare più efficace rispetto alle brevi dosi concentrate che vengono somministrate con gocce. Una lente simile non è facile da realizzare, però”.

Lenti a contatto intelligenti
Fonte Foto: ilmiodiabete.com

Lenti a contatto intelligenti floop: una sfida troppo difficile

Realizzare le lenti a contatto intelligenti si è rivelato tutt’altro che facile. Alphabet, azienda madre di Google, infatti, ha considerato il progetto troppo difficile ed è pronta ad abbandonarlo.

Verily Life Sciences, azienda dedicata allo studio delle scienze della vita, aveva lavorato alla creazione delle lenti. Non aveva fatto il conto con gli imprevisti…

Come riporta il Telegraph, Verily avrebbe affermato che il monitoraggio dei livelli ematici nelle lacrime è risultato impreciso per realizzare gli obiettivi prefissati. Il responsabile tecnico Brian Otis ha dichiarato: “Il nostro lavoro clinico sulla lente sensoriale al glucosio ha dimostrato che non c’era una coerenza sufficiente nelle misurazioni della correlazione tra glucosio lacrimale e concentrazioni di glucosio nel sangue, per supportare i requisiti di un dispositivo medico“.

Nonostante il floop per i pazienti diabetici, il progetto delle lenti potrebbe, però, servire per altri scopi. Un esempio è quello di tentare migliorare la vista dei pazienti sottoposti a chirurgia della cataratta.

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