Passa l’emendamento anti-peculato. Voto segreto in aula una follia

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La Lega salva tutti i suoi imputati, infatti passa l’emendamento anti-peculato. Ovviamente ad esultare i “garantisti” di Forza Italia. L’emendamento passa con 284 voti a favore e 239 contrari. Voto segreto in aula (una follia ndr.). Questo potrebbe portare a nuovi scenari per quello che riguarda la votazione del decreto sicurezza.

Cosa è stato votato

Il testo è un’aggiunta all’art. 323 del Codice penale e stabilisce che “la pena non può essere inferiore a due anni se il fatto del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio consiste nella appropriazione mediante distrazione di somme di denaro o di altra cosa mobile altrui delle quali ha il possesso o comunque l’ autonoma disponibilità per ragione del suo ufficio o servizio, nell’ambito di un procedimento disciplinato da legge o regolamento che appartenga alla sua competenza”. Altro che anticorruzione.

Votato l’emendamento anti-peculato

Un balzo indietro ai tempi della prima Repubblica, che però peggiora le cose e rende più difficilmente processabili i furbetti burocrati di tutta Italia. Senza lo stop alle prescrizioni dopo il primo grado di giudizio e dopo questa cosa meschina del peculato all’interno del decreto anticorruzione, l’Italia è veramente diventato uno stato garantista, per i delinquenti ladri e furfanti. Sempre più cavilli in mano agli avvocati e catene sempre più corte per chi ruba. COMPLIMENTI al GOVERNO del CAMBIAMENTO.

Probabile reazione del M5S

Ora ci si aspetta l’ultimo atto di questo governo, oramai al capolinea. Si perché è chiaro che  Lega e M5S così non possono andare avanti. troppe ideologie diverse e soprattutto motivazioni diverse. L’ultimo atto potrebbe essere il voto sul decreto sicurezza, come una vendetta politica sul voto a questo emendamento del decreto anticorruzione che a questo punto potrebbe essere bocciato, non tanto dai 19 dissidenti del M5S, ma da tutti.

Uva: “votato emendamento a favore dei delinquenti”

Le parole di Francesco Uva sono glaciali: “Quello che è accaduto oggi in Aula è un fatto gravissimo. Così non si va avanti. Noi – aggiunge – non salviamo i furbetti dalla galera. Chi ha votato Sì a un emendamento che va a favore dei delinquenti si sta assumendo una responsabilità enorme agli occhi dei cittadini”. Suonano come un out out, anzi come un de profundis, per Salvini, pacchetto Sicurezza.

Salvini mette una pezza, ma è corta

A vederci bene è Igor Iezzi, che, dopo il voto dell’emendamento sul peculato al decreto anticorruzione, asserisce:  “Sono i fichiani che hanno votato a favore per mandare un segnale. Cercano una scusa per non votare il decreto sicurezza”. E allora altro che problemi sugli inceneritori, eccolo il vero problema, la vera divisione l’emendamento anti-peculato. Qui l’hanno fatta veramente grossa. Anche se Salvini cerca di smorzare i toni dichiarando: “Voto in aula assolutamente sbagliato. La posizione della Lega la stabilisce il segretario. Il provvedimento arriverà alla fine come concordato dalla maggioranza”.  Speriamo sia vero, perché ora, con la manovra economica da discutere con l’Ue, se salta questo, salta tutto per aria. Altro che minacce sul decreto sicurezza?

La follia del voto segreto e la profezia di Renzi

Stavolta i caffè con Berlusconi, come gli arancini in Sicilia, per l’elezione di Musumeci alla Regione e Pogliese a Catania, potrebbero avere un effetto catastrofico. “Voto segreto alla Camera e la maggioranza si rompe – dice Renzi – così si salvano dalle condanne per peculato alcuni leghisti. Altro che onestà. Questi bisticciano tutti i giorni. E intanto il Paese scivola verso la recessione”. Come dargli torto?

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