Mafia foggiana, oltre 200 arresti. Pressioni anche sul Foggia calcio

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Nella giornata di oggi è stato dato dallo Stato un colpo alla mafia foggiana attraverso un’operazione che ha portato a oltre 200 arresti. Dalle indagini sono emerse anche delle pressioni sulla società Foggia calcio per l’ingaggio di un giocatore.

Oltre 200 gli arrestati

Nel corso dell’operazione sono stati arrestati, da parte degli uomini di Polizia e Carabinieri, oltre 200 persone. Tra loro diversi esponenti di rilievo delle famiglie della criminalità organizzata locale. Le accuse ipotizzate dalla  Dda di Bari,  che ha coordinato l’inchiesta, sono, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e tentato omicidio.

Il modello “Ndranghetista”

Le misure sono scattate nei confronti di esponenti delle batterie Moretti-Pellegrino-Lanza e Sinesi-Francavilla. Secondo gli inquirenti, questa di oggi rappresenta la più grande operazione antimafia svolta negli ultimi anni a Foggia. In conferenza stampa, il procuratore nazionale Antimafia, Cafiero De Raho, ha detto che “oggi le mafie non lavorano più da sole ma con le altre mafie“, soprattutto nel settore del traffico di droga, nel quale “fanno acquisti pro-quota e co-gestiscono gli affari“. Secondo il procuratore, la mafia foggiana ricalcherebbe le orme del modello Ndranghetista,  basato sul “legame strettissimo per il vincolo di sangue, affiliazioni, gerarchie e cassa comune. Ai pochi coraggiosi imprenditori che hanno denunciato va tutto il nostro appoggio e la nostra vicinanza“.

Pressioni anche sul Foggia calcio

Dagli atti dell’inchiesta sono emerse delle presunte pressioni esercitate negli anni scorsi anche su ex dirigenti ed ex allenatore della squadra di calcio del Foggia. Queste riguarderebbero l’ingaggio di un giocatore foggiano. Tra gli indagati risulterebbe anche Rodolfo Bruno, il pluripregiudicato foggiano ucciso lo scorso 15 novembre all’interno di un bar alla periferia di Foggia.

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