Cassa Depositi e prestiti vara piano da 200 miliardi in 3 anni

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Per il triennio che va dal 2019 al 2021 il gruppo Cassa depositi e prestiti vara un nuovo piano industriale da 200 miliardi a supporto di imprese, infrastrutture e territorio.

In arrivo 200 miliardi in 3 anni

Saranno mobilitati oltre 110 miliardi di risorse proprie per la crescita economica e lo sviluppo sostenibile del Paese. Oltre 90 miliardi arriveranno da investitori privati istituzioni territoriali, nazionali e sovranazionali. Secondo quanto riferito dall’Ad Palermo, “è un impegno senza precedenti, che sancisce l’avvio di una nuova fase“.

Tononi: “Nessun azzardo negli investimenti”

Il presidente Massimo Tononi ha spiegato che questi investimenti saranno oculati e che non si possono “sprecare soldi in investimenti in perdita, azzardati, sbagliati. Ci occuperemo anche di operazioni straordinarie se sarà il caso ma la nostra attività è di altra natura”. Il presidente ha escluso dossier sulle privatizzazioni, le dismissioni immobiliari e Alitalia.

Necessità si, ma con equilibrio

Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria ha commentato dicendo che “Ho sostenuto fin dall’inizio del mio mandato la necessità di un rilancio degli investimenti pubblici“. Per il presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, ha detto che  “il convinto supporto al piano industriale di Cassa depositi e prestiti deve avere una bussola molto chiara: il controllo dell’equilibrio economico finanziario degli investimenti. Non deve compiere il compito che spetta allo Stato. Ha l’imperativo categorico di mantenere l’equilibrio del risparmio postale”.

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