11 Dicembre 2018

Matteo Messina Denaro si stringe il cerchio. Operazione nel trapanese

Matteo Messina Denaro si stringe il cerchio. Operazione nel trapanese

Una serie di perquisizioni sono in atto da stamattina nel trapanese, su Matteo Messina Denaro si stringe il cerchio. L’operazione è condotta dai carabinieri del Ros coordinati dalla Dda di Palermo.

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Perquisizioni nei confronti di 25 indagati vicino a Denaro

I carabinieri del Ros del comando provinciale di Trapani, coordinati dalla Dda di Palermo, stanno effettuando delle perquisizioni nei confronti di 25 indagati ritenuti, a vario titolo, fiancheggiatori e favoreggiatori della latitanza di Matteo Messina Denaro. Gli uomini dell’Arma hanno fermato un esponente di spicco di Cosa nostra di Mazara del Vallo, indagato per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale.

Si mira a depotenziare i circuiti di riferimento del latitante

Sono circa 200 gli uomini delle forze dell’ordine che sono attivi nell’operazione. Questa attività costituisce un’ulteriore fase delle indagini del Ros per la cattura del superlatitante. Si mira al progressivo depotenziamento dei circuiti di riferimento e il depauperamento delle risorse economiche del gruppo criminale.

Fermato esponente cosca Mazzara del Vallo

Militari dell’Arma hanno anche fermato, su disposizione della Dda della Procura di Palermo, Matteo Tamburello. È considerato esponente di spicco della famiglia di cosa nostra di Mazara del Vallo, e pertanto è indagato per associazione mafiosa. Tra gli altri reati contestati il trasferimento fraudolento di valori e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale. Al centro delle indagine ci sono i mandamenti mafiosi di Mazara del Vallo e di Castelvetrano. Al loro interno sono state documentate “qualificate interlocuzioni intrattenute da Tamburello con soggetti riconducibili al reggente del mandamento di Castelvetrano, Gaspare Como. Quest’ultimo è il cognato del latitante Matteo Messina Denaro”, arrestato sempre dal Ros lo scorso aprile nell’ambito della indagine ‘Anno zero’.

Le investigazioni sul clan mafioso mazarese hanno permesso di “individuare la fase riorganizzativa degli assetti di vertice, fornendo importanti elementi sulla sua collocazione baricentrica nelle relazioni criminali nella Sicilia occidentale“.

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redazione

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