Ecotassa auto, Fca “Se resta rivedremo piano industriale”

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Sull’ecotassa auto proposta dal M5S la Fca, si è espressa in modo molto critico tanto da dichiarare che se resta, “rivedremo i piani industriali”. La chiusura al dialogo da parte della casa produttrice di auto è totale ed oggi diserterà il Consiglio aperto.

L’ecotassa che nessuno vuole

L’ecotassa che interesserà l’acquisto delle auto a benzina e diesel, non piace a nessun produttore di automobili. Non solo ma anche le associazioni dei consumatori vedono dannoso il provvedimento. I sindacati sono preoccupati per il mantenimento dei livelli occupazionali. La tassa, che può raggiungere i 3000 euro, è stata già approvata alla Camera dei deputati. Si sta trattando per delle modifiche. Nonostante la posizione ostativa della Lega il M5S si è detto solo a modificarlo, ma non in modo sostanziale. Da qui la presa di posizione di Fca, che di ecotassa non ne vuole sentire parlare e minaccia in modo neanche tanto velato disinvestimenti.

Fca: “Costretti a rivedere piano industriale”

Per la  casa produttrice di auto, Fca, il responsabile delle attività europee di Fca, Pietro Gorlier, ha inviato una lettera al Consiglio Regionale del Piemonte. In essa si legge che “il sistema di bonus-malus inciderà significativamente sulla dinamica del mercato, in una fase di transizione del settore estremamente delicata, modificando le assunzioni alla base del nostro piano industriale. Se tale intervento fosse confermato fin dal 2019 – si continua a leggere – si renderà necessario un esame approfondito dell’impatto della manovra e un relativo aggiornamento del piano“.

Golier infine scrive che “negli ultimi giorni lo scenario è stato significativamente modificato da interventi sul mercato dell’auto in discussione all’interno della legge di Bilancio, che a nostro avviso alternano l’intero quadro d’azione all’interno del quale il piano per l’Italia era stato delineato”. L’azienda, inoltre, ha comunicato Golier,  non parteciperà al Consiglio aperto di oggi.

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