Il giudice del Supremo Tribunale Federale brasiliano, Luis Fux, ha emesso un ordine d’arresto per Cesare Battisti. Secondo il magistrato vi sarebbe pericolo di fuga. Per questo motivo il provvedimento è immediatamente esecutivo. Secondo la Tv di stato brasiliana, il terrorista italiana non sarebbe più nella sua casa.
Emesso ordine di Cattura per Cesare Battisti
La richiesta del mandato di arresto è stata fatta dal Procuratore generale Raquel Dodge. Il giudice Fux ha tecnicamente revocato la concessione che lui stesso aveva fatto a Battisti nell’ottobre dello scorso anno. Il provvedimento, che è immediatamente esecutivo, è stato emesso per pericolo di fuga di Battisti, in attesa di estradizione in Italia.A darne notizia la stessa Procura generale brasiliana in una nota.
Il Brasile potrebbe estradare il terrorista
Il Stf si era già dichiarato a favore dell’estradizione di Battisti nel 2010, lasciando però l’ultima parola all’allora presidente, Lula da Silva, riguardo alla sua permanenza nel paese. Lula concesse all’italiano la residenza permanente in Brasile nelle ultime ore del suo mandato. Lo scorso 6 novembre Fux aveva presentato al Stf la sua relazione sul caso Battisti, chiedendo che sia esaminato in sessione congiunta da tutti i magistrati dell’alta corte. Il Stf deve decidere se un presidente può legalmente modificare una decisione del genere presa da un suo predecessore.
Pronto il ricorso?
A fare intendere in più occasioni che l’estradizione di Battisti è più che fattibile, il neo eletto presidente Jair Bolsonaro. Ieri ha ricevuto l’ambasciatore italiano in Brasile e sembra che il presidente voglia fare un “piccolo regalo” per il popolo italiano. Matteo Salvini ha parecchio apprezzato. Secondo quanto riportato dai media brasiliani, i legali del terrorista italiano starebbero per presentare ricorso. Il legale di Battisti, ha commentato con un “no comment”, e ha riferito di aver saputo la notizia dai media.
Secondo l’accusa avrebbe tentato più volte la fuga
Battisti vive in Brasile dal 2009, e attualmente risiede a Cananeia, sulla costa dello stato di San Paolo. Nell’ottobre dell’anno scorso è stato arrestato a Corumbà, nello stato di Mato Grosso del Sud, mentre, secondo l’accusa, tentava di attraversare il confine boliviano con 6 mila dollari e 1.300 euro non dichiarati. Liberato dopo tre giorni, è rimasto comunque sotto processo per esportazione illegale di valuta.