I cenoni di Natale non sono tali se non rispettano tutte le tradizioni. Specialmente al Sud, si mangiano sempre gli stessi cibi, con gli stessi condimenti e guai a chi tenta di sovvertire gli schemi classici! Secondo una recente indagine, pare che in tutta Italia ci sia stato un ritorno ai dolci di Natale handmade, cioè quelli classici fatti in casa, rispetto a quelli pre-confezionati o cucinati da pasticcerie e quant’altro.
Dolci di Natale: quelli fatti in casa sono i più buoni!
L’indagine Coldiretti/lkè ha evidenziato che un italiano su due preferisce preparare in casa i dolci di Natale. Quasi il 49% delle famiglie, infatti, rispetta le tradizioni locali e si mette ai fornelli a seguire le ricette dolci tipiche della sua famiglia o della regione. Si sa, i dolci fatti in casa oltre ad essere più genuini… sono più buoni e si gustano con più piacere!
Gli immancabili: pandoro e panettone
Coldiretti ha detto che panettone e pandoro, nonostante la preferenza dell’handmade, sono sempre super gettonati e vengono acquistati da 7 italiani su 10, sia per la praticità, che per la mancanza di tempo, dato che spesso ci riduciamo sempre all’ultimo e non si ha tempo per cucinare. Che Natale è senza pandoro e panettone? C’è, anche, chi mette un po’ del suo farcendoli, sperimentando nuove forme e ricette per dare quel tocco handmade che colpisce sempre tutti.
La Coldiretti, comunque, ha pensato a tutto: per chi non ha tempo per dedicarsi alla preparazione di dolci e vuole lo stesso stupire i presenti, una valida alternativa è il panettone con grano 100% italiano. Oltre all’ingrediente base, la farina, il panettone in questione utilizza burro, zucchero, uova, lievito madre e scorze di arance candite, tutti di produttori nazionali.
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Dolci tipici natalizi italiani al Centro-Sud…
Oggi al Mercato di Campagna Amica a Roma si mette in mostra una sfilata dei dolci tipici di Natale, con annessi i consigli degli agrichef. Tutta l’Italia è piena di tradizioni locali, tutte degne di nota. Passiamo in rassegna alcuni dolci tipici delle varie regioni.
Partiamo dal centro-sud: in Basilicata ci sono i calzoncelli di pasta fritta con un ripieno di mandorle e zucchero o castagne e cioccolato, mentre in Campania abbiamo l’imbarazzo della scelta tra struffoli e roccocò. Ancora, in Puglia si mangiano le cartellate baresi di pasta sfoglia, a forma di rosa, impregnate di vincotto tiepido o miele e ricoperte di cannella, zucchero a velo o mandorle. In Calabria la pitta “mpigliata” a forma di rosetta è un dolce che non può assolutamente essere sostituito da nulla. Se ci spostiamo in Sicilia, poi, i dolci sono il vero pezzo forte. Non mancano specialità come i buccellati di Enna (dolci tipici ripieni di fichi secchi), le cassate, i cannoli, i mustazzoli a base di mandorle, cannella e chiodi di garofano e la cubbàita (torrone di miele con nocciole e mandorle).
… E al Nord Italia
Al nord Italia, in Friuli si può assaggiare la gubana, una pasta dolce lievitata, con un ripieno di noci, uvetta, pinoli, zucchero, grappa, scorza grattugiata di limone, a forma di chiocciola. In Emilia Romagna immancabile nei cenoni natalizi è la spongata ripiena di miele, uva passa, noci, pinoli, cedro. Tipico della Liguria è il pandolce (impasto di farina, uvetta, zucca candita a pezzetti essenza di fiori d’arancio, pinoli, pistacchi, semi di finocchio, latte e marsala ) e in Lombardia troviamo il Panun de Natal, un dolce di frutta secca fatto con il grano saraceno.
Insomma, chi più ne ha ne metta… e, l’handmade batte di gran lunga qualsiasi dolce pre-confezionato o acquistato. Per quanto buono sia, non sarà mai eguagliabile alla bontà tipica dei dolci fatti in casa.
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