Disney+, lo streaming firmato Topolino e Paperino

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La nota azienda californiana produttrice dei più grandi cartoni animati debutterà entro l’anno negli Stati Uniti con la sua piattaforma di streaming Disney+, e quasi sicuramente la vedremo anche in Italia molto presto.

Disney+: non solo contenuti esclusivi!

Forte dei tanti brand e case di produzione che l’azienda di Topolino ha creato o acquisito negli ultimi anni, come per esempio Pixar, Marvel, Star Wars e National Geographic solo per fare alcuni nomi, la nuova piattaforma di streaming potrà puntare sicuramente sulla creazione e realizzazione di tantissimi contenuti esclusivi sia sul breve periodo che, soprattutto, sul lungo periodo.

Questi saranno accessibili agli utenti solo con la Disney+, proprio come affermato dal CEO dell’azienda Bob Iger. Proprio lui ha sbalordito tutti dicendo che la piattaforma, al momento del lancio, ospiterà prodotti esterni all’impero Disney in modo che fin da subito il catalogo potrà essere abbastanza consistente.

Data di uscita e costo?

Nonostante l’annuncio e le prime informazioni dei contenuti su Disney+ non sappiamo altro sulla piattaforma, neppure la data di uscita. Si presuppone che, quasi sicuramente, arriverà anche in Italia entro la fine di quest’anno, poiché il sito ufficiale è disponibile anche in lingua italiana.

Resta ancora un mistero anche il prezzo che avrà l’abbonamento, che a rigor di logica non sarà troppo differente rispetto a quelli proposti dalle altre piattaforme streaming.

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disney come netflix

Ennesima piattaforma di streaming

I primi effetti di Disney+ sui competitor si sono già visti e, al momento, ad incassare i colpi sono proprio i due colossi del settore: Netflix e Amazon Prime Video. A causa dell’esclusività da parte di Disney su Marvel, infatti, entrambe le piattaforme non potranno più produrre, fin da subito, serie tv con protagonisti supereroi Marvel e, come si può facilmente intuire, questo  non è una limitazione da poco.

Ci sono così tante piattaforme di streaming tra Netflix, Amazon Prime Video, Disney+ e tante altre, compresa anche la ancora sconosciuta firmata Apple, che gli utenti devono districarsi tra mille abbonamenti per trovare un film in particolare o semplicemente quello preferito.

Per avere accesso a gran parte dei contenuti disponibili, infatti, occorrerà abbonarsi ad un numero sempre più consistente di piattaforme streaming. Una così vasta divisione del mercato, a mio avviso, però, rischia di essere controproducente per tutti, rischiando solo di farci scegliere uno tra i tanti servizi, negandoci gli altri e dovendo rinunciare a contenuti esclusivi.

Alberto Contaldo

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