Messina, arrestato imprenditore Bigotti, è accusato di corruzione

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I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno arrestato ai domiciliari, con l’accusa di corruzione, l’imprenditore Ezio Bigiotti e l’ex tecnico Eni Massimo Gaboardi.

Arrestati Bigiotti e Gaboardi

Le Fiamme Gialle di Messina hanno eseguito due misure di custodia cautelare ai domiciliari nei riguardi dell’imprenditore piemontese Ezio Bigotti e l’ex tecnico dell’Eni Massimo Gaboardi. Il primo è stato aggiudicatario di parecchie commesse della Consip, la centrale acquisti del Tesoro. Secondo quanto emerso dall’attività investigativa per entrambi le accuse sono di corruzione in atti giudiziari e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale.

L’inchiesta “Sistema Siracusa”

L’operazione odierna espletata dai Finanzieri del Comando Provinciale di Messina è legata al “Sistema Siracusa“. L’inchiesta della Procura di Messina è stata condotta da Maurizio De Lucia. Questa febbraio del 2018 ha portato agli arresti 13 persone accusate di far parte di un’organizzazione capace di condizionare le indagini e procedimenti giudiziari. Furono coinvolti Giancarlo Longo, ex pm di Siracusa, gli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore, che da mesi collaborano coi magistrati, accusati di favorire Bigotti nell’ambito degli accertamenti condotti a carico di imprese a lui riconducibili presso le Procure di Torino, Roma e Siracusa nonché in sede tributaria.

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