Reddito Cittadinanza, ecco le misure contro falsi divorzi e stranieri

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Il Senato ha approvato le misure contro i falsi divorzi e gli stranieri concernenti il Reddito di Cittadinanza. I provvedimenti erano contenuti in degli emendamenti art. 2 del decretone.

Stretta contro i falsi divorzi

Le modifiche  attuate prevedono da un lato un “apposito verbale della polizia municipale” che certifichi le separazioni o i divorzi avvenuti dopo il primo settembre 2018 e dall’altro che chi proviene da Paesi extra Ue faccia certificare dal Paese di origine la situazione patrimoniale e reddituale e la composizione del nucleo familiare. Il richiedente dovrà fornire un certificato tradotto in italiano e validato dal consolato italiano. Esentati i rifugiati politici e chi proviene da Paesi dai quali non è possibile ottenere la certificazione. Il ministero del Lavoro avrà però tre mesi per stilare la lista di questi Paesi. Confermata anche l’esclusione per 12 mesi dal reddito del solo soggetto che si dimette volontariamente, anziché di tutta la famiglia.

Non saranno visibili le singole spese

Lo Stato non vedrà le singole spese effettuate grazie al reddito di cittadinanza. L’Aula del Senato ha approvato un emendamento del governo al decretone che recepisce le obiezioni del Garante. Questo dovrà essere sentito dal ministero per la scrittura del decreto che disciplinerà il monitoraggio. La modifica prevede quindi che lo Stato possa monitorare “i soli importi complessivamente spesi e prelevati” dalla Carta Rdc.

Cambiano gli obblighi per l’accettazione del lavoro

L’obbligo di accettare una offerta di lavoro scatterà solo se il salario sarà di almeno 858 euro al mese. L’assemblea ha anche approvato la modifica che prevede che i familiari di persone disabili siano tenuti ad accettare un’offerta di lavoro solo se entro i 100 chilometri dalla loro residenza. Per i genitori di figli minorenni, anche se separati, l’offerta di lavoro va accettata solo se entro i 250 chilometri dalla residenza, anche alla terza offerta. L’esonero in questo caso vale massimo per due anni di percezione del beneficio.

Esisterà un unica piattaforma informativa

Le ore di servizi socialmente utili nei Comuni cui saranno obbligati i percettori del reddito di cittadinanza potranno arrivare a massimo 16 complessive settimanali, con l’accordo delle parti. Confermata anche la proposta, di porre a carico del Fondo per il reddito e non dei Comuni l’assicurazione contro gli infortuni per queste attività. I dati personali dei beneficiari del reddito di cittadinanza inseriti nelle piattaforme informatiche saranno maggiormente tutelati sul fronte della privacy. È stato istituito un unico Sistema informativo per il reddito di cittadinanza, nel cui ambito operano due piattaforme: Siulp e Siuss.

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