Tragica scolta nel femminicidio di Roberta Priore, la donna era stata trovata morta nel suo appartamento. Per l’omicidio era stato fermato e arrestato il compagno che, nel corso delle ultime ore, è stato trovato senza vita impiccato in cella.
Milano femminicidio: trovata morta in casa
Roberta Priore di 53 anni è stata trovata morta nella sua casa di Milano, riversa sul letto con il cuscino alla testa che secondo gli inquirenti corrisponde all’arma del delitto. Il cadavere della donna è stato rivenuto giorni dopo su segnalazione della figlia che, allarmata per non essersi riuscita a mettere in contatto telefonico con la madre, ha chiamato i vigili del fuoco per far irruzione nell’appartamento.
Poche ore dopo il compagno della donna è stato fermato in evidente stato di shock e arrestato con l’accusa di omicidio. In quel frangente un vicino di casa della coppia aveva raccontato che la sera del delitto aveva sentito una voce gridare aiuto. (Per approfondire la notizia Clicca Qui).
Il compagno di Roberta Priore si è impiccato in cella
Nel corso delle ultime ore è stata diffusa una notizia straziante. Il compagno di Roberta Priore, Pietro Carlo Artusi di 48 anni, si è impiccato in cella. L’uomo, che si trovava al carcere di San Vittore, aveva già manifestato delle tendenze suicide già nel corso della serata di domenica 25 marzo.
Pietro Carlo Artusi, al momento dell’arresto era stato trovato in evidente stato di shock e ha subito confessato l’omicidio durante l’interrogatorio con il pm e gli agenti della squadra mobile.
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