Addio a ‘genitori’ sulla carta d’identità, torna la dicitura ‘padre’ e ‘madre’

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È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il provvedimento che dice definitivamente addio al termine ‘genitori sulla carta d’identità dei minorenni, lasciando il posto alla dicitura ‘padre’ e ‘madre’. La proposta, che in precedenza era stata rifiutata, viene in questa sede accettata.

Addio a genitori sulla carta d’identità

Il provvedimento, che stabilisce che sulla carta d’identità dei minorenni ci sarà la specifica ‘padre’ e ‘madre’ in luogo di ‘genitori’, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e a comunicarlo è il Viminale.

A firmare il decreto è il ministero dell’Interno, quello della Pubblica Amministrazione e quello dell’Economia e i provvedimento porta la data del 31 gennaio 2019. Tale decisione va a modificare il decreto del 23 dicembre 2015 che sostituiva la parola ‘genitori’ a ‘padre’ e ‘madre’. Un ritorno alle origini, insomma.

Interpretazione discriminatoria della modifica?

Antonello Soro, garante della privacy, in precedenza, aveva negato tale possibilità perché avrebbe potuto essere interpretata in senso discriminatorio. Proprio lui, il 31 ottobre 2018, aveva espresso un proprio parere di diniego al Governo, al momento in cui questo chiedeva di valutare la modifica della carta d’identità.

La specifica ‘padre’ e ‘madre’ escluderebbe dalla grande categoria dei ‘genitori’ quelli dello stesso sesso, con evidenti effetti discriminatori per il minore affidato non ai genitori biologici, ma a chi ne esercita la patria potestà in base ad un atto di nascita all’estero, un’adozione o al riconoscimento di un’adozione fatte all’estero tra persone che appartengono allo stesso sesso. Il garante della privacy spiega che, in questi casi, i genitori dovranno firmare una falsa dichiarazione attribuendosi un’identità che non corrisponde alla realtà.

Le parole di Antonello Soro a tal proposito: “La modifica introdotta dal decreto si è rivelata inattuabile in alcune ipotesi, con gli effetti discriminatori che necessariamente ne conseguono per il minore“.

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Fonte Foto: azcolorare.com

Matteo Salvini e la sua proposta

Lo stesso Matteo Salvini, lo scorso novembre, aveva proposto l’utilizzo di ‘padre’ e ‘madre’ sulla carta d’identità dei minorenni, dicendo addio alla dicitura ‘genitori’. In realtà, in quell’occasione aveva ricevuto un secco no da parte dell’Anci e del Garante della Privacy, oltre che dal Movimento 5 stelle.

Chiara Appendino, sindaco di Torino, per esempio, aveva dichiarato: “Noi rimaniamo dell’idea che sia giusto.il passo in avanti che si è fatto e che la posizione di Salvini sia un passo indietro. Noi continueremo per la nostra strada e non faremo marcia indietro“.

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