Fave, i legumi protagonisti della primavera

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Siete pronti al cambio di stagione? allora portiamo in tavola i legumi freschi, a cominciare dalle fave, protagoniste della primavera.

Fave, tutte le proprietà

Le fave hanno valori nutrizionali sovrapponibili a quelli degli altri legumi, ma hanno un maggior contenuto di cellulosa: circa il doppio rispetto a quella presente in lenticchie e fagioli. Questo aumenta il senso di sazietà e quindi rende le fave adatte anche in dieta dimagrante. Quasi del tutto prive di grassi, ma ricche in amidi e proteine le fave sono molto nutrienti, ideali per i soggetti debilitati e astenici, e particolarmente adatte nel trattamento delle anemie, per il loro contenuto in ferro e sali minerali.

Controindicazioni

Tuttavia, questi legumi così preziosi diventano un vero e proprio pericolo per chi soffre di favismo, una malattia genetica che determina anemia emolitica, quando una persona affetta da questa malattia è esposta a questi legumi.

Chi soffre di gastrite o meteorismo, invece, dovrebbe mangiare le fave decorticate, fresche o secche (ad esempio, il macco di fave con il finocchietto).

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Le fave per la mente e il cuore

Nelle fave fresche sono presenti elevate concentrazioni di L-dopa, molto più che in quelle secche. Questa molecola è un precursore della dopamina, un importante neuromodulatore del sistema nervoso. Un consumo eccessivo di questi legumi può portare irritabilità, insonnia, ansia e allucinazioni. Al contrario, in alcune condizioni patologiche come il morbo di Parkinson, il consumo di fave fresche può migliorare i disturbi tipici di questa condizione, ad esempio riducendo i tremori. Le fave sono ottime per ridurre i livelli di colesterolo ematico, grazie al loro contenuto in fibra, ma anche in caso di sindrome metabolica, malattie cardiovascolari e nella calcolosi renali; le fave sono adatte anche per chi soffre di diabete o tendenzialmente iperglicemico.

Le fave, proteggono le ossa, grazie alla presenza di calcio e manganese, quest’ultimo importante anche per i sistemi endocrino, nervoso e immunitario. La vitamina A, oltre a essere di aiuto per salute degli occhi, favorisce anche il benessere della pelle, mentre la vitamina K interviene nel processo di coagulazione del sangue, previene le fratture osservazioni e migliora la sensibilità all’insulina.

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Le fave in cucina

Le fave si prestano bene a qualsiasi preparazione a ai più svariati abbinamenti (ad esempio con i formaggi). È possibile consumare le fave fresche, appena tolte dal baccello, al naturale o a minestra con la cipolla; oppure è possibile congelarle per conservarle più a lungo. Le fave secche invece sono ottime per preparare il macco di fave, ricetta tipica siciliana: si utilizzano fave secche, dopo un ammollo di circa 3 ore, si mettono in una pentola con un volume di acqua fredda pari al triplo delle fave. Si cuoce a fuoco lento finché le fave non avranno assunto la consistenza di una crema grumosa. Questa preparazione è molto efficace anche in dieta dimagrante, per le proprietà diuretiche e drenanti di questi legumi e per la loro capacità di eliminare le scorse tossiche.

Biologa nutrizionista Dott.ssa Federica Portuese

Mail: federicaportuese@live.it

Cell. 3488717500

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