Undicesima edizione della giornata del mal di testa. Un adulto su due ne soffre

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Una sensazione dolorosa alla testa, in particolare alla volta cranica, insorge all’improvviso. È il mal di testa! Ognuno di noi ha certamente avuto occasione di sperimentare, almeno una volta nella vita, una crisi dovuta a ragioni diverse. È uno dei disturbi più frequenti e fastidiosi.

Undicesima edizione della giornata del mal di testa

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che ben il 50% degli adulti soffra di cefalea, comunemente detto mal di testa, con un episodio verificatosi almeno una volta nell’ultimo anno; tra i 18 e i 65 anni di età la percentuale cresce fino al 75% e, tra questi pazienti, più del 30% ha sofferto di emicrania, una delle tre forme principali di cefalee primarie. Per questo motivo le Società Scientifiche che si occupano di cefalea (la Associazione Neurologica Italiana per la ricerca sulle cefalee, ANIRCEF, la Società Italiana di Neurologia, SIN, la Società italiana per lo studio delle Cefalee, SISC) hanno identificato nell’11 maggio l’11 edizione della giornata del mal di testa su tutto il territorio nazionale. Il mal di testa comune, che i medici identificano con il termine cefalea, è definito dagli stessi come un dolore localizzato all’interno del capo o alla parte superiore del collo.

Articolo di Clemente Cipresso

I sintomi della cefalea

La cefalea può condurre dall’alterazione dei meccanismi e dei processi fisiologici che attivano e/o coinvolgono strutture sensibili allo stimolo del dolore, localizzate in alcune zone della testa e del collo: periostio del cranio, muscoli, nervi, arterie e vene, tessuti sottocutanei, occhi, orecchie, seni paranasali e mucose. Vi sono vari tipi di cefalea, che vengono distinti a seconda della durata, dell’intensità del dolore e della regione della testa interessata. Nella settimana che va dal 13 al 17 maggio i Centri italiani dedicati alla cura e assistenza delle cefalee apriranno le loro porte al pubblico e attiveranno visite ambulatoriali aggiuntive offrendo aiuto e fornendo spiegazioni alle persone che soffrono per tale patologia. Negli ultimi anni varie ricerche hanno portato all’identificazione di piccole molecole (farmaci classici) che bloccano il recettore per il Cgrp e di anticorpi monoclonali che bloccano il Cgrp o il suo recettore. Questi farmaci hanno dimostrato efficacia e sicurezza non solo nel trattamento acuto dell’attacco, ma anche nella profilassi dell’emicrania. Gli anticorpi monoclonali sono risultati efficaci anche nelle forme più gravi come l’emicrania cronica. Quindi i pazienti possono finalmente sperare di avere a breve a disposizione una cura specifica, efficace e sicura per il loro mal di testa.

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