Si svolto, con successo organizzativo e di critica, l’appuntamento annuale con il Torneo di calcio a scopo benefico, organizzato a Catania dalla comunità evangelica.
di Orazio Vasta
Le 10 squadre iscritte, suddivise in due gioroni da 5, hanno affrontato tutte lo stesso avversario, il caldo, che il 15 giugno è stato particolarmente aggressivo.
Non sono andate oltre i quarti le due rappresentative della chiesa Hosanna , capitanate da Dino Murgia e Salvo Romeo, che per incentivare il torneo hanno diviso la squadra madre in due squadre : “In fondo – commenta Romeo –quello che contava era essere parte di questo evento, anche a scapito della competitività“. Si è aggiudica il torneo la Maximum dopo una serie interminabile di 7 rigori per parte, per un errore della squadra di Vittoria. L’Augusta, all’esordio nel torneo, si è classificata terza , superando il Belpasso.
In campo tanta sportività
“Degno di nota – dice Salvo Romeo – encomiabile il fatto che il Vittoria (NELLA FOTO di copertina) autonomamente, e sportivamente, sul 4 a 3, abbia deciso di “annullarsi” un proprio gol, susseguente un chiaro errore arbitrale , non ravvisato, dal quale sarebbe scaturito un il 5 a 3, e quindi inevitabile tracollo per la Maximum . Sul finale di gara la maximum ha poi raggiunto il pareggio ( 4 a 4). Per un torneo di chiese e missioni evangeliche – evidenzia Romeo- è più importante un gesto virtuoso come quello di cui ho parlato prima. È cosi raro trovare dei campioni a tutto tondo , anche e soprattutto a scapito del risultato finale“.

“Degno di nota – dice Salvo Romeo – encomiabile il fatto che il Vittoria (NELLA FOTO di copertina) autonomamente, e sportivamente, sul 4 a 3, abbia deciso di “annullarsi” un proprio gol, susseguente un chiaro errore arbitrale , non ravvisato, dal quale sarebbe scaturito un il 5 a 3, e quindi inevitabile tracollo per la Maximum . Sul finale di gara la Maximum ha poi raggiunto il pareggio ( 4 a 4). Per un torneo di chiese e missioni evangeliche – evidenzia Romeo- è più importante un gesto virtuoso come quello di cui ho parlato prima. È cosi raro trovare dei campioni a tutto tondo , anche e soprattutto a scapito del risultato finale”.
“Tutti i ragazzi di Vittoria, capitanati da Stefano Di Francia, non hanno mai smesso di esprimere le virtù cristiane, rispettosi degli “avversari” , delle decisioni arbitrali, leali, sorridenti e benevoli verso tutti.Cosi si fa, così si cresce, così si ama. Bethel Vittoria è e resta campione, non solo morale“.
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