Tenta truffa con PostePay sfruttando l’amore del tifo rossazzurro

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Un sedicente organizzatore di un torneo di calcio tenta una truffa sfruttando l’attaccamento del tifo rossazzurro alla maglia. Dice di voler regalare un completino ufficiale del Catania, ma per spedire il pacco chiede 30 euro da versare in una PostePay. Quando gli viene chiesta la ricevuta di spedizione ne fornisce una scaricata da internet.

“Ti regalo un completino ufficiale”

È accaduto nella giornata di ieri, quando un sedicente organizzatore di un torneo contatta giusto un giornalista di questa redazione. “Sto organizzando un torneo di calcetto a 5 dove ci pagano il completino. Vuoi partecipare?“. Inizia così il nostro interlocutore su WhatsApp, che al rifiuto insiste scrivendo: “Se vuoi ti invio il completino lo stesso“. Poi precisa “Sono quelli originali del Catania“. Da qui i primi dubbi: perché un perfetto sconosciuto vuole regalare dei completini ufficiali? Per vederci chiaro andiamo avanti nella discussione e ci siamo finti interessati.

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“Pagami 30 euro per la spedizione”

A questo punto viene chiesta la taglia e la preferenza di colore del borsone. Si perché nel pacchetto regalo scopriamo che anche quest’ultimo è compreso. Per la consegna il vostro cronista lo invita a prendere un caffè in un bar a Catania. Qui l’interlocutore dice di non essere nel capoluogo etneo, bensì a Roma e che la merce sarà spedita tramite posta. Quindi, sempre su WhatsApp, chiede un indirizzo e il pagamento delle spese di spedizione pari a 30 euro. Il Babbo Natale estivo, chiede che questa somma sia versata in una Postepay e addirittura consiglia pure un tabacchi, al centro di Catania, dove effettuare il versamento. Facendo questo nega a noi la possibilità di pagare in contrassegno al ricevimento del pacco, così come da nostra precedente richiesta.

A suo dire il versamento dovrebbe avvenire in contemporanea alla spedizione che lui sta già eseguendo presso un ufficio postale della Capitale. Essendo fuori zona rispetto al bar tabacchi da lui indicato, gli viene promesso il pagamento non alle 14.00 come richiesto dal nostro interlocutore, ma nel tardo pomeriggio. Il tempo, diciamo noi, che apra un tabacchi a noi vicino. Nel frattempo la spedizione, a detta del nostro “amico”, è già partita. Siamo vicini alla fine di questa storia e qui, come si dice, casca l’asino. La nostra rete è già calata, ora ci apprestiamo a tirarla su e a svelare il tentativo di truffa.

Scoperto l’inganno

Dovendo pagare dopo che è avvenuta la spedizione chiediamo la ricevuta della stessa. Il “benefattore”, o presunto tale, risponde che ci invierà lo screen di una mail a prova della spedizione. Questa mail, sempre a suo dire, è stata generata dal sistema poiché avrebbe pagato on line. Domanda: ma non era all’ufficio postale? Cosa c’entra il pagamento online? Sempre più sospettosi ricordiamo all'”amico benefattore” che avendo spedito presso un ufficio postale, da questo viene rilasciata una ricevuta, dove vi è riportato il numero di spedizione, il mittente, il destinatario e dove vi è apposto il timbro dell’ufficio con data e ora della spedizione stessa. Dalla presunta avvenuta spedizione alla richiesta della ricevuta passano 3 minuti, dopo i quali ci viene risposto che: “Ho lasciato la ricevuta a casa e ora sono fuori” e ci invita a pagare “in fiducia non ti cambia nulla” scrive. Noi rispondiamo “o ricevuta oppure pagamento dopo la consegna del pacco“.

Dopo qualche minuto arriva tramite WathsApp una ricevuta dove non si vede nulla. “Foto fatta dalla mia ragazza, non ha lo zoom nel cellulare“. Domanda cosa c’entra lo zoom? Questa foto da dove viene? Su Google la troviamo in meno di 2 minuti (clicca qui per vedere l’originale).

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La foto trovata sul link combacia perfettamente con quella inviataci, solo che si riferisce ad una spedizione fatta il 20 aprile del 2007 a Latina verso Pinerolo (Vedi Foto). Da notare nelle foto come combaciano perfettamente i codici a barre e la posizione del timbro postale. La ricevuta pertanto inviata è falsa. Niente completini ufficiali quindi, ma di sicuro 30 euro in tasca. La fede calcistica a volte annebbia la mente ma sempre meglio restare lucidi e soprattutto non accettare mai caramelle dagli sconosciuti.

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