Il consumo di alcol tra i giovani, da sempre, rappresenta un problema di importanti dimensioni al quale non si dedica la giusta attenzione. Nel corso di questi anni scuole di bartending come la Bartender in Flaiz Zone, di Carmelo Evangelou, sono impegnate in attività di sensibilizzazione dei giovani, soprattutto adolescenti, al consumo degli alcolici e super alcolici.
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Troppi giovani consumano alcolici e super alcolici
A raccontarci la sua personale esperienza è Carmelo Evangulou che a noi di Free Press Online ha dichiarato: “Qualche anno fa abbiamo deciso di far partire il programma dedicato alle scuole sulla sensibilizzazione all’uso dell’alcol, coinvolgendo il maggior numero di giovani sull’uso e abuso del suddetto. Riceviamo consensi giorno dopo giorno su questa iniziativa e appuriamo che una parte di loro pur avendo un’età giovane e spesso guidata da un impeto di inesperienza e incoscienza, abbiano carpito il senso. Pertanto il messaggio, anche se in parte è arrivato”.
“Spesso ci troviamo di fronte a ragazzi che non dimostrano”
Carmelo Evangelou non è soltanto trainer e fondatore della Bartender in Flair Zone, ma da molto tempo vive a contatto con il pubblico essendo impegnato in numerose attività e gestendo un locale di sua proprietà, con il desiderio che questo potesse anche diventare un buon esempio da seguire per i suoi alunni che hanno intenzione di fare del bartending la loro passione e professione lavorativa. Alla base del suo insegnamento troviamo la cura del cliente e la giusta diffusione della cultura del bere.
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Su questo aspetto, Carmelo Evangelou afferma: “Negli usi e costumi di un’azienda che rispecchi i dovuti canoni di gestione, spesso è abitudine organizzare quotidianamente dei briefing fra tutti i collaboratori, e nell’ultimo periodo è sovente sentire che ragazzi di età inferiore ai 18 anni cercano di usufruire dei servizi alcolici pur non avendo l’età adatta. A constatazione del vero, nei locali viene quasi sempre chiesto il documento di riconoscimento, ma quanto detto però non ci rende esenti da eccezioni non di certo positive”. Successivamente, continua dicendo: “Negli anni mi è sempre capitato di sentire un minore dire: ‘ma negli altri locali ci fanno bere’. Questa, ad esempio, è una cosa che mi dispiace per il semplice motivo che spero sempre nel buon senso di chi si trova dietro il bancone. Questo tipo di problematica tocca tutta la nostra nazione, non un solo territorio o città dato che molto spesso ci troviamo di fronte a ragazzi che non dimostrano assolutamente la loro età, considerando che questa è una cosa con cui tutti i gestori di attività e bartender si trovano a lottare di giorno in giorno”.
“I controlli devono essere intensificati”
Carmelo Evangelou ha concluso il suo intervento affermando: “Ecco che a quel punto mi soffermo e mi domando, forse il problema non sono i ragazzini che con l’impeto della gioventù provano a trasgredire, ma ancor peggiore è che un gestore di un bar che per quattro spiccioli, possa essere la causa di qualsiasi problematica, vicenda, e sgradevole aneddoto o perché no tragedia. Come poter contrastare tale fenomeno? Ogni titolare di locale, dovrebbe moralmente rendersi conto che ogni singolo minorenne che si presenta, possa essere un figlio, un fratello, un nipote… Motivo per cui la problematica del servire alcolici ai minorenni diventa l’effetto collaterale di un incidente o di una dipendenza ad esempio”.
Infine, Carmelo Evangelou conclude spiegando: “Questo tipo di problematica dovrebbe essere vissuta in modo personale, fondata su un principio cardine di responsabilità, senso del dovere e rispetto delle leggi in primis. Se questi vengono a mancare, evidentemente, è giunto il momento che chi di dovere incrementi in molto significativo il controllo sul territorio. Quanto detto è necessario per la tutela del minore e, forse soprattutto, nei confronti delle aziende che gestiscono le loro attività in modo eticamente e legalmente corretto”.
alcolici e super alcolici
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