Delle gravi carenze igienico-sanitarie sono emerse durante un’ispezione nella cucina della mensa del distaccamento dei Vvf dell’aeroporto di Catania dove è stata trovata un’affettatrice con delle larve.
L’affettatrice con le larve
A riferire sull’accaduto il coordinatore regionale Usb Vvf Carmelo Barbagallo che ricorda il caso delle uova marce di qualche anno fa al distaccamento di Riposto. Oggi emerge un nuovo caso simile dopo un’ispezione “casuale”. All’interno della cucina del distaccamento dei Vvf dell’aeroporto, infatti, vi era un’affettatrice in condizioni igienico-sanitarie pessime un’affettatrice. Nella foto sotto riportata è ben visibile il suo stato, ben lontano dagli standard di pulizia previsti per il suo utilizzo. Addirittura vi sono delle larve sulla lama, parte che entra in contatto con il cibo distribuito in mensa. Barbagallo, infatti, riferisce che l’utensile è utilizzato per svariate mansioni e soprattutto per la preparazione dei piatti freddi. Questi, a detta del sindacalista, sono “molto richiesti dai colleghi vista la non eccelsa qualità del cibo di cui usufruiamo“.
Barbagallo: “Calpestano dignità e salute”
Quindi altro che controlli Haccp e schede di pulizia e temperatura di frigoriferi. In questo caso si è andati ben oltre al contenimento delle spese. Ieri il responsabili della ditta, il cui nome non è stato reso noto, hanno avuto una riunione al comando dei Vvf. Barabagallo ha commentato dicendo che: “gli appalti al ribasso e il nostro grande ” AMORE” che dobbiamo mettere in tutto quello che facciamo, fa sì che chiunque calpesti la nostra dignità, salute ed intelletto. La storia è ormai nota: faremo, vedremo, non sapevo. Basta”. Il sindacalista ha inoltre aggiunto che “in centrale siamo senza condizionamenti e stiamo usufruendo del pasto a 50° di temperatura. Cioè, ci stanno portando all’esasperazione ovunque.Parliamo dell’amministrazione e di chi non paga per avere servizio efficiente.Risparmio è la parola d’ordine“.
Catara: “Una corretta applicazione dell’Haccp è di vitale importanza”
Noi di Free Press Online abbiamo contattato Attilio Catara, amministratore della Ncm Service srl di Catania, che ci ha spiegato come tutto ciò era evitabile. “Una corretta applicazione dell’autocontrollo (HACCP), dalla ricezione delle materie prime alla somministrazione finale, è di vitale importanza per prevenire l’insorgere di problemi igienico/sanitari – spiega Catara – monitorando la corretta applicazione delle norme vigenti, durante la fase di manipolazione e produzione da parte degli addetti. L’obbiettivo dell’autocontrollo (HACCP) è garantire la sicurezza degli alimenti in tutte le fasi della catena alimentare come quanto stabilito dal regolamento CE 852/2004. Nello specifico – continua Catara – un manuale di autocontrollo redatto correttamente, prevede che l’operatore incaricato alle pulizie debba dare evidenza dell’azione di sanificazione e igienizzazione effettuata firmando periodicamente. Inoltre per prevenire la formazione di infestanti, è necessario applicare un piano di monitoraggio adeguato“.
Evidentemente tutto ciò non è stato fatto e visti i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
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