Messina, La vertenza Papino arriva in prefettura: “Si apra un tavolo tecnico”

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La vertenza Papino arriva in prefettura. Oggi presidio dei lavoratori. Cisl e Fisascat: “Si apra tavolo tecnico alla presenza dell’azienda e dell’ispettorato del lavoro”.

La vertenza Papino arriva in prefettura

La vertenza Papino arriva sul tavolo della Prefettura. Questa mattina i rappresentanti della Cisl e della Fisascat Cisl di Messina hanno incontrato Antonio Gullì a margine del presidio dei lavoratori del punto vendita di Tremestieri, chiuso all’improvviso lo scorso sabato, per consegnare un documento riassuntivo di tutta la vertenza e chiedere l’apertura di un tavolo tecnico alla presenza dell’azienda e dell’Ispettorato provinciale del Lavoro.

Il comportamento del Gruppo Papino è inaccettabile – ha detto il segretario territoriale della Cisl Messina, Antonino Alibrandiabbiamo assistito alla chiusura dei punti vendita durante la notte solo perché i lavoratori hanno avviato lo sciopero. Questi lavoratori rappresentano un gruppo storico, quelli della vecchia Elva poi transitati in Papino e questo significa che un altro pezzo produttivo della città viene fatto morire. Abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo tecnico per avere chiarezza sul futuro dei lavoratori e per trovare una via d’uscita per salvaguardare i livelli occupazionali“.

“La filiale di Milazzo non era compresa”

I lavoratori interessati alla procedura di mobilità aperta dal Gruppo Papino in provincia di Messina sono in totale 23, tredici nel punto vendita di Tremestieri e dieci a Milazzo. “Ci auguriamo – ha aggiunto Salvatore D’Agostino, segretario generale della Fisascat Cisl Messinache con l’apertura del tavolo tecnico si riesca a capire anche perché nella procedura di licenziamento risulta anche la filiale di Milazzo che prima non era compresa. Prospettive? Tutte da capire perché nei primi due tavoli aperti a Catania l’azienda aveva evidenziato come ci fossero delle trattative aperte per la cessione dei negozi“.

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