È in alto mare la vertenza che i riguarda la formazione professionale in Sicilia. La Regione parla di poche decine di assunzione tramite concorso pubblico. Il sindacato Usb annuncia battaglia
Assenti gli assessorati di competenza
“Oggi ennesima boccata amara dei licenziati della formazione professionale, all’incontro interassessoriale svoltosi in data odierna presso l’assessorato alle politiche sociali, le OO.SS. presenti incassano un’ulteriore sconfitta“. Questa, in sintesi la ricostruzione della giornata odierna da parte di Usb Sicilia. “Il tavolo tecnico dove si dovevano discutere le possibili soluzioni per il bacino della formazione professionale (servizi/Interventi) si è presentato come una mancanza di rispetto verso le migliaia di famiglie che versano in uno stato di disperazione assoluta, l’assenza della parte politica dei tre assessorati interessati ci da la misura dell’arroganza di questo governo regionale” riferiscono dal sindacato.
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Le aspettative da parte dei lavoratori oggi erano tante, ma si sono tramutate in sconforto ancora più profondo, la USB riterrà responsabile il Governo Regionale a partire dal Presidente Musumeci di qualunque eventuale atto di disperazione compiuto dai licenziati della F. P. allo stremo delle forze. “È inquietante – commentano da Usb Sicilia – la leggerezza con la quale viene trattata questa vertenza da parte dei dirigenti generali degli assessorati competenti, le migliaia di lavoratori si trovano in un tunnel dal quale non si intravede luce“.
Dalla Regione disponibilità di assunzione previo concorso
Dall’organizzazione sindacale dicono che “se da una parte vi è in corso una interlocuzione nazionale dove non fanno altro che ripetere che si tratta di una questione regionale, dall’altra parte c’è una completa chiusura della regione siciliana dove si parla di poche decine di assunzioni, previo concorso pubblico, estromettendo completamente il vecchio albo dei lavoratori storici. La USB ritiene che ognuno debba assumersi la propria responsabilità in modo da fare uscire da questa situazione le migliaia di famiglie portate allo stremo”.
L’Usb Sicilia ha invita tutte le parti politiche sia regionali che nazionali a convocare immediatamente un incontro con il Ministro Di Maio, la Senatrice Catalfo, gli Assessori Regionali, Scavone, Lagalla e Armao con la presenza delle parti sociali.
La USB si riserva di mettere in atto tutte le iniziative di lotta necessarie per il buon proseguimento della vertenza.
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