Erano circa 300 le persone a bordo dell’imbarcazione dove si è consumata una nuova tragedia nel Mediterraneo. Le persone morte in mare sono circa 150. I testimoni raccontano: “Visti corpi che galleggiano“.
Tragedia nel Mediterraneo
Nel corso di queste ultime ore è stata diffusa la notizia relativa alla nuova strage del Mediterraneo. Qui si è verificato un naufragio che è costata la vita a circa 150 persone che, attualmente sono disperse in acqua. Sono uomini, donne e bambini. Un qualcosa che toglie il fiato solo a pensarci.
A denunciare l’immane tragedia è stato un pescatore che si trovava a largo di Khoms, un porto a circa 100 chilometri da Tripoli, in Libia, città ad oggi ancora in guerra. L’uomo ha cercato di aiutare quante più persone gli è stato possibile, mentre ha allertato la Guardia Costiera libica che a sua volta ha salvato 137 persone, iniziando anche le operazioni di recupero dei corpi. Si tratta di 70 vittime, 70 corpi che, come riporta anche La Sicilia, galleggiavano in acqua attorno al relitto dove viaggiavano in cerca di una nuova vita.
“Occorre ripristinare il soccorso in mare”
Secondo il racconto dei testimoni erano circa 300 le persone che avevano intrapreso il viaggio della speranza e i testimoni sopravvissuti hanno raccontato di aver visto galleggiare i corpi delle vittime in mare. A commentare la tragedia è stato Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), che su twitter afferma: “Occorre ripristinare il soccorso in mare, porre fine alle detenzioni di migranti e rifugiati in Libia, assicurare passaggi sicuri per uscire dal Paese. ORA, prima che sia troppo tardi per altri disperati“.
Vuoi rimanere sempre aggiornato?
Seguici su Facebook, Twitter e iscriviti al nostro canale Telegram.