L’ assessore Lombardo risponde ad Adorno sulla fase 2 del Rdc : «Catania in linea con il resto d’Italia»

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L’assessore Giuseppe Lombardo risponde alle accuse di “non aver colto al volo le opportunità riguardanti il RdC mosse dalla consigliera comunale del M5s Lidia Adorno.

Le accuse di Adorno: Catania ancora non iscritta alla piattaforma ministeriale GEPI

Durante il consiglio comunale del 29 gennaio il capo gruppo del M5s Lidia Adorno in Aula disse: «E’ un vero peccato che il Comune di Catania non abbia colto al volo, almeno finora, le opportunità riguardanti il Reddito di Cittadinanza, entrato nella cosiddetta fase 2». Nel mirino dell’esponente grillino i presunti ritardi dell’Amministrazione comunale di Catania nel non aver predisposto “tutte le procedure amministrative necessarie per potere aderire alla fase 2, e non aver “provveduto all’iscrizione alla piattaforma GEPI”. Entrando in questa fase i Comuni possono utilizzare i fruitori del Reddito di Cittadinanza in dei progetti per lavoro di pubblica utilità.

Giorno 4 febbraio la stessa Adorno esulta in un post su Facebook:«S. Agata ha fatto il miracolo!!! Il Comune di Catania ha finalmente firmato: i fruitori del Reddito di Cittadinanza potranno a breve essere utilizzati per progetti di pubblica utilità. Operazione fiato sul collo andata in porto» .Questo perché i consiglieri del M5s nel mese di novembre avevano presentato una mozione “affinché il Sindaco potesse predisporre tutte le procedure amministrative necessarie per potere aderire alla fase 2”. Come riferisce la stessa Adorno, che accusa il Comune di Catania (capofila) di penalizzare altri comuni limitrofi impedendo a loro la possibilità di poter utilizzare questa disposizione di legge.

L’ assessore Lombardo: «Percorso già avviato. A noi notizie attivazione soltanto a fine anno»

Contattato da FreePressOnline, l’assessore Servizi Sociali e Politiche per la Famiglia Giuseppe Lombardo risponde alle accuse della Adorno. «Se questi fossero i miracoli di Sant’Agata, devo dire la verità, in questo modo si squalifica quella che è la figura straordinaria di Santa qual’è Sant’Agata. Per dire la verità è un percorso già avviato quello dell’attivazione della piattaforma della quale abbiamo avuto piena notizia della fase decisiva dell’attivazione soltanto a fine anno».

assessore Servizi Sociali e Politiche per la Famiglia Giuseppe Lombardo

A Catania 7017 fruitori del reddito di cittadinanza devono essere “profilati dagli assistenti sociali”

«Noi abbiamo impiegato un mese – spiega Lombardo – perché c’erano tutta una serie di passaggi tecnici e complessi che si dovevano espletare e che sfuggono alla conoscenza anche della stessa Adorno. Rispetto a questi passaggi siamo riusciti ad essere tempestivi, pronti e preparati per affrontare anche questa materia. A dire il vero ci sono state delle disfunzioni della piattaforma dovuti a problemi di comunicazione tra i server del Comune di Catania e quelli delle Politiche Sociali. Tuttavia siamo riusciti a mettere in campo questa piattaforma rispetto alla quale registriamo il dato di circa 7800 percettori di Reddito di Cittadinanza su circa 18 mila persone che attualmente sono registrate al Centro Per l’Impiegoche afferiscono al distretto socio-sanitario numero 16 (Catania – Misterbianco – Motta Sant’Anastasia), di questi 7017 sono residenti a Catania. Questi devono essere chiamati dagli assistenti sociali del territorio, che dovranno stipulare con i medesimi soggetti i patti d’inclusione sociale. Da lì si può avere un profilo chiaro, per ciascun beneficiario del reddito di cittadinanza relativo alla possibilità d’impiego nei vari progetti che  le direzioni del Comune di Catania dovranno a breve approntare».

L’assessore Lombardo tiene inoltre a precisare “che nessun distretto italiano, quindi non soltanto Catania, attualmente impiega fruitori del Reddito di cittadinanza nei comuni anche perché ancora nella piattaforma non è attiva la sezione relativa ai progetti che i comuni devono appunto presentare a causa di problemi di natura tecnica addebitabili a disfunzioni della piattaforma da parte del Ministero. Quindi noi siamo in linea con quanto sta accadendo in tutta Italia. L’impiego è subordinato alla profilazione di 7017 persone che sono chiamati a fare gli assistenti sociali del territorio».

«Catania in linea con il resto d’Italia»

«Ci vorrà del tempo, non si potrà fare in 2/3 giorni ma un lasso di tempo molto più lungo. Noi siamo pronti a fronteggiare questa sfida. A breve ci coordineremo con tutte le altre direzioni perché si preparino i progetti e poi da lì, appunto in base alla profilazione che fanno gli assistenti sociali si potrà capire se queste figure sono più o meno impiegabili nei progetti che il Comune di Catania deve approntare».

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