La richiesta di tamponi arriva da tutte le sigle sindacali dei Vigili del fuoco dopo il secondo contagio presso il Comando Provinciale di Catania.
La macchina organizzativa è messa a dura prova dal Covid-19. Tra risorse limitate e personale sotto organico ora i Vigili del Fuoco stanno affrontando pure l’emergenza Coronavirus e si sentono abbandonati dalle istituzioni.
Dopo il secondo contagio presso il Comando Provinciale di Catania tutti i sindacati hanno chiesto di essere sottoposti al tampone per verificare la loro positività al COVID-19. I Vigili del Fuoco sono , infatti preoccupati per la propria incolumità, che per quella delle proprie famiglie. Critiche sono espresse ai criteri con cui vengono fatti tamponi diagnostici e secondo i sindacati le direttive previste dall’art. 7 del Decreto 9 marzo 2020 n.14 e dalla nota del STAFFCNVVF Prot. n. 6088 del 17.03.2020, sono inapplicabili al loro caso.
Nella loro richiesta inviata alla Regione siciliana i sindacati scrivono: «Tenuto conto dell’alta percentuale di pendolari in servizio presso il dist. “Aeroportuale Fontanarossa VVF”, per lo più provenienti dalla Sicilia Occidentale, si potrebbe verificare un diffondersi dell’epidemia che metterebbe al collasso l’intera macchina del soccorso, si chiede alle SS.LL., ognuno per le proprie competenze, di volersi attivare nel più breve tempo possibile affinché vengano eseguiti i tamponi a tutto il personale operativo, amministrativo, funzionario e dirigenziale, in servizio presso il Comando etneo al fine di individuare eventuali soggetti affetti da COVID19 e/o isolare gli asintomatici».