“Troppi inceppi per ottenere i buoni spesa!” denuncia il consigliere Bonaccorsi (M5S)

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Il consigliere comunale del M5s Graziano Bonaccorsi

In un momento di emergenza inedito come quello odierno, in cui il Covid 19 ha messo in luce tutte le debolezze burocratiche ed organizzative del “Sistema Italia”,  anche il Comune di Catania ha dovuto affrontare la gestione della consegna dei buoni spesa ai catanesi.

Per Freepressonline, a denunciare alcuni “inceppi” nelle modalità di erogazione dei buoni spesa, il consigliere del M5S Graziano Bonaccorsi:

“Partiamo dal fatto che chi doveva compilare la domanda, attraverso il sito https://www.buonospesa-catania.it/domanda.php, o tramite compilazione assistita ai numeri indicati sul sito del Comune di Catania, era in possesso sovente di telefoni obsoleti e per questo, a molti non è stato possibile scaricare le applicazioni per ottenere la card e nemmeno accedere alle mail. Sistema, ancora per molti sconosciuto. Inoltre, le linee di assistenza erano sature di telefonate, cosicché è risultato difficile parlare serenamente con un operatore”.

Il consigliere pentastellato continua: “Molte card, comunque, ancora non sono arrivate e non si è ben capito se bisognerebbe ritirarle in circoscrizione, né come verrà gestita l’erogazione. T’immagini, tutti a ritirare la card nella Municipalità di Librino, per esempio, che cosa succederebbe? – ipotizza Bonaccorsi – Forse, sarebbe stato meglio se il Comune si fosse affidato alle Poste, anche perché se arriva il buono a casa è certamente meglio. È un lavoro certosino e faticoso ma tanti problemi si eviterebbero a monte. E se qualche delinquente scassinasse la cassetta dei buoni spesa presso gli uffici postali? Problema ovviato a prescindere, visto che le card sono nominali”.

“Non ho nulla da dire contro la buona volontà: se il Comune si è trovato in difficoltà in un momento del genere, forse ciò è dovuto al fatto che questo è un paese in cui, banalmente, quasi nessuno è stato abituato al concetto di smart working. Figuriamoci, a risolvere un’emergenza del genere!”, commenta il consigliere del M5S.

Ma un altro aspetto su cui Bonaccorsi pone l’attenzione è il nucleo familiare. “Cosa intendiamo per nucleo familiare?  È stato stabilito che i 400 euro della card, di cui 300 per la spesa e 100 per le spese mediche, basterebbero finanche per un nucleo di otto persone chiosa Bonaccorsi – Ma è la realtà? Ovviamente no, andrebbero bene per famiglie di massimo quattro unità. Nei quartieri popolari si trovano spesso delle famiglie veramente grandi. Perché non si è pensato quindi di congegnare una base, a seconda del numero dei membri della famiglia ed allargare, qualora ci fosse bisogno, i sostentamenti aggiuntivi dal quinto elemento familiare in poi? Un potenziamento delle misure che possano essere concrete nel tempo”.

Infine Bonaccorsi conclude con alcune riflessioni come, ad esempio, il fatto che si potrebbero stanziare i 100 milioni stanziati dalla Regione siciliana per consentire alle famiglie disagiate di accedere all’assistenza alimentare. Piccolo appunto, incalza il consigliere: “Questi soldi regionali, ancora non sono arrivati. Dove sono finiti?”

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