I percettori del reddito di cittadinanza saranno impiegati in una serie di progetti utili per la collettività.
Durante la scorsa seduta del Consiglio comunale tenutosi a Belpasso, il capogruppo del M5S di Belpasso Damiano Caserta, ha riproposto al primo cittadino Daniele Motta la proposta che vedrà i percettori del reddito di cittadinanza socialmente utili.
Nel novembre del 2019, a poche settimane dal decreto dell’ex Ministro Nunzia Catalfo del M5S riguardante i progetti utili per la collettività (Puc), il M5S di Belpasso aveva presentato in sede di Consiglio comunale una mozione per attuarli anche a Belpasso. I Puc permettono ai percettori del reddito di cittadinanza di essere utilizzati in una serie di iniziative presso i comuni italiani.
Il consigliere ha dichiarato: << Finalmente dopo due anni, accogliamo la disponibilità del Sindaco a rendere operativi i percettori del reddito di cittadinanza, agiremo insieme ai colleghi del M5S di Paternò >>. Il sindaco si è dichiarato disponibile se aiutato o messo in contatto con i sindaci del M5S che hanno già attuato i Puc.
In questo anno di pandemia, la misura del reddito di cittadinanza ha aiutato milioni di italiani. << Con l’allentamento dei contagi – precisa Caserta – è divenuto ineluttabile impiegare i percettori del reddito di cittadinanza tramite i Puc. Ho consultato più volte il dirigente comunale competente per capire per quale motivo a Belpasso non partissero i Puc. In aggiunta – continua il consigliere – << Studiando i casi di comuni come Termini Imerese, Grammichele e Caltanissetta, governati dal M5S, dove i Puc sono già attuati, spiega il consigliere, mi sono confrontato con i miei colleghi del M5S di Paternò, in quanto la misura deve essere avviata a livello del distretto socio-sanitario territoriale cui appartengono Paternò, Belpasso e Ragalna >>.
<< Ho condiviso con il Sindaco Motta due passi da compiere urgentemente – conclude il pentastellato – da una parte approvare i progetti nei singoli consigli per inserirli nella Piattaforma GePI e, dall’altra, mettere uno di fronte all’altro i tre sindaci con i rispettivi tecnici e il direttore sanitario del distretto, stimolando il sindaco di Paternò che, in quanto comune capofila, è responsabile del procedimento >>.