Lavori condotti dal coordinatore provinciale dott. Salvatore Gullotta. Interverranno il coordinatore regionale prof. Pieremilio Vasta, e l’avv. Pier Francesco Rizza, presidente Conferenza Comitati Consultivi.
“L’alleanza per il benessere delle persone e delle comunità” è il titolo scelto per il primo meeting provinciale etneo della Rete Civica della Salute (RCS) il network di volontari che opera in termini di sussidiarità circolare nell’ambito della partecipazione dei cittadini nelle politiche pubbliche sui beni comuni (salute, ambiente, cultura).
Il meeting – che si svolgerà nel rispetto delle norme anti-Covid (Green Pass obbligatorio) – avrà luogo sabato 6 novembre a partire dalle ore 9:30 nella sala consiliare del Comune di Catania, Palazzo degli Elefanti. Ai lavori, condotti dal coordinatore provinciale dott. Salvatore Gullotta, parteciperanno il prof. Pieremilio Vasta, coordinatore regionale della RCS, e l’avv. Pier Francesco Rizza, presidente della Conferenza dei Comitati Consultivi delle Aziende sanitarie e ospedaliere siciliane.
Nata nel 2014 come progetto della Regione Sicilia con uno specifico atto di indirizzo assessoriale, la RCS conta nella regione 178 Riferimenti Civici già accreditati in altrettanti Comuni siciliani, compresi i 9 capoluoghi delle ex Province, e raggiunge oltre 65.000 Cittadini Informati, ai quali trasmette informazioni, aggiornamenti e approfondimenti.
«Al centro del meeting di sabato – spiega il dott. Gullotta – sono la grande disponibilità dei volontari della RCS, la loro dedizione alle comunità di appartenenza e la conoscenza dei bisogni dei territori. L’incontro vedrà infatti riuniti per la prima volta tutti i coordinatori distrettuali e i Riferimenti Civici della Salute accreditati nei Comuni dell’area etnea. Si tratta insomma di un’occasione di dialogo e confronto che oggi più che mai consideriamo fondamentale, un momento in cui potremo condividere le attività realizzate e programmare quelle da sviluppare nel prossimo futuro, alla luce, anche, delle nuove consapevolezze emerse a causa della pandemia».