Dieci misure cautelari di cui sei in carcere sono state disposte dal Gip di Catania, accusati a vario titolo di estorsione aggravata dal “metodo mafioso”, acquisto e detenzione di sostanze stupefacenti e furto aggravato.
Lo chiamavano regalo ma era un’estorsione da pagare mensilmente. Le vittime un’autocarrozzeria e una concessionaria di automobili entrambe di Misterbianco a cui era stato imposto il versamento di un corrispettivo complessivo di 5200 euro. La somma veniva poi utilizzata per mantenere alcuni detenuti in carcere, nonché per garantire “protezione” alle attività commerciali prese di mira. Dieci sono i soggetti indagati, per sei dei quali il Gip di Catania ha disposto la misura cautelare in carcere eseguita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania. Le accuse sono estorsione aggravata dal “metodo mafioso”, acquisto e detenzione di sostanze stupefacenti e furto aggravato.
Nel corso delle indagini, svolte dai Carabinieri della Tenenza di Misterbianco è emerso che anche dei privati cittadini erano state vittime di estorsione con il metodo del cavallo di ritorno di mezzi rubati in precedenza. È stata accertata, infine, anche la compravendita e la cessione di ingenti quantitativi di stupefacenti destinati al rifornimento delle numerose piazze di spaccio presenti nel capoluogo etneo e nell’hinterland catanese.
Soggetti destinatari di misura cautelare in carcere:
- BONACCORSO Emanuele, classe 1987;
- BONCALDO Roberto, classe 1965, già detenuto;
- CARUANA Giovanni Edoardo, classe 1992, già detenuto;
- MURABITO Gaetano Agatino, classe 1973;
- STRANO Giuseppe, classe 1967;
- VENTIMIGLIA Daniele Francesco, classe 1997.
Soggetti destinatari di misura cautelare dell’obbligo di dimora con divieto di allontanamento dall’abitazione dalle ore 20:00 alle ore 06:00:
- ASSENNATO Salvatore, classe 1992;
- PETRALIA Rosario, classe 1985;
- PRELATI Oreste Antonio, classe 1974;
- PRIVITERA Concetto, classe 1962.