
I commenti sull’arresto di Barbara Mirabella da parte di Nuccio Di Paola, candidato alla presidenza della Regione, e Claudio Fava, leader di Cento passi per la Sicilia.
“Premetto, tutti sono innocenti fino al terzo grado di giudizio, ma è certo che l’arresto della candidata all’Ars del partito di Giorgia Meloni, Barbara Mirabella, ex assessora al Comune di Catania, non rappresenta certo il miglior viatico per le prossime elezioni regionali che già vedono in corsa per la presidenza un candidato sotto processo nell’ambito del processo Montante”. Lo afferma Nuccio Di Paola, candidato M5S alla presidenza della Regione.
“’Se le accuse alla candidata di Fratelli d’Italia – continua Di Paola – dovessero essere confermate – ci troveremmo di fronte ad un odioso reato, quello della corruzione, contro il quale il Movimento 5 stelle si è concretamente e reiteratamente battuto fino ad arrivare all’approvazione della cosiddetta Spazzacorroti, che dal gennaio 2019 è legge dello Stato”.
“L’arresto della candidata di FdI all’Ars – conclude Di Paola – non è certo uno spot per convincere gli indecisi a correre alle urne, tutt’altro. E questo, in un periodo in cui l’astensionismo è da tempo il partito di maggioranza assoluta, non è ceto un bene per la democrazia”.
Il quadro che emerge dall’inchiesta catanese racconta una Sicilia in cui la politica, la salute e l’istruzione sono considerati bottino di guerra, proprietà private, privilegio di furbastri e malversatori. Sono appunto la politica, la sanità, l’università che vogliamo liberare e
riscattare.”
Lo dichiara Claudio Fava commentando l’operazione che stamani ha portato
all’arresto, tra gli altri, di una candidata di Fdi alle elezioni regionali