Con un progetto imprenditoriale basato sull’allevamento di grilli e finalizzato alla produzione di farine, ammendanti e beni destinati all’industria cosmetica, il team Alpha Food si è aggiudicato Start Cup Catania 2022, la business plan competition organizzata dall’Università degli Studi di Catania, in partnership con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Catania.
Il team, formato dai giovani Marcello Reale, Luigi Parisi, Ennio Cuteri e Paolo Mantione, ha vinto la premialità di 5.000 euro messa a disposizione dallo sponsor principale Free Mind Foundry; si è portato a casa la barchetta di Start Cup Catania, realizzata in stampa tridimensionale nei laboratori del DICAR dell’Università di Catania dal prof. Gianluca Cicala e dall’ingegnere Claudio Tosto; beneficerà di un periodo di sei mesi di mentoring presso l’incubatore Orange Lab di Futurea ad Acireale; accederà alla fase finale di Innovation Cup, in programma nell’agosto 2023 a Catania, nell’ambito della rete internazionale fra Atenei denominata Eunice di cui l’Università di Catania è tra i principali partner.
Al secondo posto e al terzo posto, aggiudicandosi rispettivamente le premialità di 2.500 e 1.500 euro messe a disposizione dagli altri sponsor (Credit Agricole Italia, Federmanager Sicilia Orientale e ANCE Catania) si sono classificati il team Fooduro, composto da Francesco Giallombardo, Anna Perazzo, Simone Taranto e Giulia Lamattina; e il gruppo PomEra, formato dagli studenti Federico Motta, Raffaele Puleo e Samuele Russo. Fooduro è un progetto di food delivery circolare che prevede la fornitura al mondo della ristorazione di una box sostenibile e riutilizzabile. PomEra invece è un progetto di utilizzo del chiengora, ovvero il sottopelo canino, per realizzare tessuti pregiati per la produzione di capi di abbigliamento e di scarpe.
I tre team vincitori di Start Cup Catania adesso parteciperanno alla finale di Start Cup Sicilia, in programma il 26 ottobre a Palermo. Successivamente i sei migliori progetti a livello regionale accederanno alla finale del Premio Nazionale per l’Innovazione del PNI Cube che si terrà a L’Aquila il 1 e il 2 dicembre.
“Siamo contenti che anche questa edizione di Start Cup Catania, la nona consecutiva dal 2014, abbia generato nuove idee imprenditoriali dei team che hanno dato vita a progetti di trasferimento tecnologico molto interessanti e che presto si trasformeranno in start up innovative alimentando in questo modo l’ecosistema locale dove l’Università di Catania gioca un ruolo importante”, ha dichiarato il prof. Rosario Faraci, presidente del comitato tecnico-scientifico di Start Cup Catania e Delegato del Rettore che ha aperto l’evento finale della business plan competition, svoltosi venerdì 21 ottobre nei locali del Palazzo dell’Etna a Catania.
Anche il Rettore dell’Ateneo, il prof. Francesco Priolo, ha ribadito che Catania è un Ateneo virtuoso nei percorsi di imprenditorialità accademica e studentesca. “Secondo Almalaurea – ha detto il Rettore – dal 2004 al 2018, in appena 14 anni, i laureati catanesi che hanno fondato un’impresa sono stati 7.188 su un totale di 85.285 in Italia, pari all’8,4%, una percentuale ben più alta rispetto alla media nazionale (7,1%), la prima in Sicilia. Si tratta di imprese “made in Catania” in tutti i sensi visto che il 95,8% ha sede proprio nell’isola, dato ben superiore rispetto a quello nazionale (75%)”.
All’evento finale sono intervenuti pure per un indirizzo di saluto la Delegata alla Terza Missione dell’Università di Catania, la professoressa Alessia Tricomi, e il consigliere dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, il dottor Giovanni Piccin che hanno espresso il loro apprezzamento per l’organizzazione di un ricco programma di attività di promozione della nuova imprenditorialità che attraverso Start Cup Catania punta ad elevare la qualità delle start up innovative nel territorio siciliano.