“Rinascimento sociale ecologista” è la nuova lista civica belpassese che verrà presentata ufficialmente ai cittadini non prima di dicembre 2022. Ecco le prime anticipazioni.
Il promotore della lista civica, civile ed ambientalista “Rinascimento sociale ecologista” è Enzo Victorio Bellia, nato a Buenos Aires in Argentina il 23 marzo del 1955. A legarlo al territorio belpassese la famiglia originaria del quartiere di San Giuseppe dove si è trasferito da ragazzino all’età di 11 anni per un periodo. Dopo una vita ricca di viaggi adesso vive tra Bergamo, Stoccarda e Parigi per esigenze lavorative.
Ad oggi il signor Bellia si sta attivando per partecipare direttamente o indirettamente alle prossime elezioni comunali a Belpasso che si terranno nel 2023. Il suo obiettivo è quello di promuovere la formazione di una o più liste su base di quartiere e di frazioni che contribuiscano con la partecipazione dei cittadini al di fuori delle alleanze partitiche.
Riportiamo la nota di Enzo Vittorio Bellia: “Ritengo che chi ha commissionato il sondaggio non sapeva che esiste almeno un altro candidato che verrà proposto dalla nostra lista civica che creerà non pochi problemi ai soliti contendenti in una valle paesana caratterizzata dallo scontento che potrà sfociare nel risentimento. Abituatevi a sentire parlare di questa nuova lista civica che diventerà il polo di riferimento per chi non vuol sentire più le solite menate similpolitiche ed improbabili propagande preelettorali.
Per ragioni di lavoro, non sono interessato a presentarmi come candidato ma solo a dare vita e sostenere un movimento laico trasversale di persone che abbiamo a cuore innanzitutto i diritti umani, civili ed il rispetto dell’ambiente declinati nel contesto locale.
Stiamo cercando un candidato sindaco che possa rappresentare la perfetta sintesi del nostro progetto programma, non si tratta di una lista di partito ma di gente comune che condivide un pensiero universale. Non siamo contro nessuno ma stiamo formando una lista da scegliere per voltare pagina.
Poi tutto il resto verrà di conseguenza a cascata:
Piano Urbanistico Generale, parco delle Torrette, politiche energetiche per favorire la costituzione di comunità energetiche rinnovabili e di autoconsumo collettivo, sviluppo tecnologico ed innovativo dell’area industriale di Piano Tavola, dotandola di una linea completa di attività per la gestione dei rifiuti differenziati attraverso aziende che possano in maniera integrata garantire il riuso, il riciclo, il compost e l’incenerimento finale della frazione residua non riciclabile dalla quale si potrà produrre materiale da impiegare nel settore delle costruzioni, nonché, elettricità e calore per il teleriscaldamento;
Riconversione ed impiego di una mobilità ecosostenibile adeguata al progetto di prolungamento della metro di Catania;
Rigenerazione e riqualificazione del capoluogo e delle frazioni, dell’agricoltura in particolare dei vigneti e dei frutteti, dell’allevamento di animali da latte e prodotti derivati;
Potenziamento l’artigianato per rinverdire la qualità della tradizione locale e delle attività estrattive con riferimento alla lavorazione della pietra lavica;
Rivedere le attività commerciali locali in funzione della mobilità e del principo della multifunzionalità dei quartieri;
Rafforzare gli isituti di credito belpassesi per sostenere nell’interesse del territorio tutte le iniziative imprenditoriali che non mancano alla comunità geniale, superba, individualista belpassese;
Creare un marchio locale per promuovere i vari prodotti ed eventi;
Nuove idee sullo sviluppo e perimetro del Parco dell’Etna che da un lato deve tutelare la biodiversità ma dall’altro deve favorire lo sviluppo turistico ed economico ecocompatibile del territorio lungo tutte le pendici dell’Etna e non solo da una certa quota in poi, con nuove regole flessibili estese anche ai centri urbani perché abbiano una qualità omogenea e riconoscibile in tutto il territorio etneo;
Attenzione sociale per i più deboli, per tutti i cittadini dalla culla alla tomba, lotta al lavoro nero, specie allo sfruttamento degli immigrati, ed alla disoccupazione non solo giovanile, alle varie discrminazioni cominciando dalle più odiose di genere, di religione, di territorio di provenienza, favorendo la costituzione di attività economiche anche in partenariato con altri paesi stranieri, penso ad Israele che cerca nei paesi mediterranei territori per impiantare industrie innovative e centri di ricerca altamente specializzatee, sostenute da un apposito centro di assistenza pubblico-privato in grado di gestire ogni forma di agevolazione regionale, nazionale comunitaria per aiutare chi intende investire o aprire un’attività di produzione di beni o di servizi;
Utilizzo dei fondi europei per incentivare la formazione agricola, artigianale, scolastica, le opportunità di investimenti, il personale degli uffici comunali e delle società collegate al Comune, per migliorare i servizi amministrativi e tecnici;
Riattivare e coordinare tutte le iniziative permanenti di volontariato cuturali, scolastiche a tempo pieno, sportive e ricreative per rendere il capoluogo e le sue frazioni non come un agglomerato urbano dormitorio ma un punto di riferimento importante dinamico per chi lo sceglie come residente.
L’idea mia è quella di costituire un comitato di poche persone che condividano un programma di base fatto di pochi punti fondamentali e poi individuare e scegliere cittadini/cittadine del capoluogo e delle frazioni, giovani ed anziani, di ogni settore economico e sociale capaci e non compromessi, per essere selezionati come candidati a sindaco/sindaca e a consiglieri.
Trovare poi il consenso con altri cittadini che costituiscano altre liste omogenee disponibili a sostenere il candidato scelto oppure ad indicarne un altro sempre ampiamente condiviso.
L’aggregazione di più liste deve rappresentare una condivisione trasversale su determinati punti programmatici, non partitica ma laica e di base rappresentative dei quartieri del capoluogo e di tutte le frazioni.
Non importa partire con una adesione ampia indifferenziata ma chiara, collaborativa, costruttiva e con un gruppo seppur limitato disponibile ad aggregare trasversalmente i cittadini perché non siamo più ai tempi della guerra fredda per decidere se stare da una parte o dall’altra, comunismo o capitalismo.
Ecco vorrei poter creare un’alternativa alle candidature che si sentono in giro, che possa recuperare soprattutto i tanti cittadini disorientati e disillusi che non vanno più a votare.
C’è tempo ancora per scegliere i compagni di avventura ma solo e sempre sulla base di un programma comune e condiviso nell’interesse dei cittadini e non di coloro che vogliono il quarto d’ora di celebrità o risolvere i propri problemi economici con un’indennità riservata ai consiglieri ed agli amministratori. Chi vivrà vedrà e la matematica in politica non è nulla di scontato specie se i numeri ipotizzati possono essere stravolti dalle scelte degli elettori non condizionabili dalle promesse individuali preelettorali. Impiegate il tempo a capire perché Belpasso si è così degradata nonostante i giochi dei professionisti della politica. O proprio per colpa di questi”.