Finisce in carcere il giovane che nell’ottobre del 2022 uccise lo zio con al culmine di una lite con una pistola. I Carabinieri hanno accertato fosse rubata arma era rubata e in piena disponibilità del nipote.
Per l’accusa non è stata legittima difesa, bensì omicidio premeditato. Per questo il 24enne che il 20 ottobre scorso uccise lo zio 43enne in un rustico in contrada Vanghella a Palagonia finisce in carcere. Il giovane aveva raccontato agli inquirenti che al culmine di una lite si era avventato contro lo zio nel tentativo di disarmarlo e che, durante tale fase di concitazione, erano partiti i colpi dall’arma: il GIP aveva applicato nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.
A seguito delle indagini condotte dai Carabinieri è stato invece accertato che la pistola utilizzata per sparare al petto dello zio risulta rubata e nella piena disponibilità del nipote. Il GIP del Tribunale di Caltagirone ha accolto pertanto ha disposto aggravamento della misura cautelare associando l’uomo al carcere di Caltagirone.