Ufficiale la convenzione tra la curia di Catania ed il Comune di Belpasso per la concessione del terreno attiguo alla nascente chiesa presso il Villaggio del Pino. La stipula avrò luogo domani, martedì 7 marzo, nella stanza del sindaco Daniele Motta, alle ore 10:30.
Un momento memorabile per il Villaggio del Pino, ma anche per l’adiacente Villaggio delle Ginestre, in territorio di Belpasso.
Con la stipula della convenzione, domani, martedì 7 marzo, al Comune di Belpasso verrà ufficialmente concesso per 99 anni, l’utilizzo del terreno di 1200 mq attiguo alla nascente chiesa, terreno donato alla Curia dagli eredi della famiglia Consoli.
“Le belle notizie arrivano sempre all’improvviso e mai per caso” – aveva affermato qualche tempo fa il sindaco Daniele Motta riferendosi al grande impegno profuso in questi anni dal suo vice, Tony Di Mauro che domani vedrà concretizzarsi il frutto del suo duro e costante lavoro relativamente a questo specifico progetto.
Tale progetto per l’Amministrazione Motta è così importante per un duplice aspetto:
- l’assenza di una Chiesa e di una piazza in quel territorio;
- e ciò che esse rappresenteranno per gli abitanti di quella zona.
Insieme, Chiesa e “piazza sagrato”, saranno un volano fondamentale in chiave sociale. Un luogo dove fare “comunità nella comunità” a favore della “sinodalità” come direbbe l’Arcivescovo Luigi Renna; un luogo dove innescare processi virtuosi specie fra i giovani, coinvolgendo chiunque voglia porsi al dialogo, nella fiducia che le potenzialità di un buon messaggio possano agire ovunque, fuori e dentro la Chiesa.
Questa la motivazione principale che ha mosso gli ultimi 4 anni di lavoro, con numerose riunioni all’Arcidiocesi di Catania per la progettazione, le tappe burocratiche obbligate, attenzione e cura per i passaggi politici portati avanti dal sindaco Motta e da Di Mauro, finalizzati poi dall’on.le Giuseppe Zitelli volti al finanziamento del decreto dei 223.000 € dell’ex presidente Musumeci, utili per la costruzione della Chiesa.
Ed oggi, quel lavoro si arricchisce e acquisisce ulteriore significato con la concessione del terreno attiguo alla chiesa.
“Un bel lavoro di squadra – ha detto il sindaco – ma i meriti maggiori vanno sicuramente al vice sindaco Di Mauro. Con questo risultato vogliamo ancora una volta sottolineare l’attenzione della mia Amministrazione ai bisogni delle frazioni contestualmente ai bisogni dei cittadini del centro”.
In rappresentanza della Curia domani saranno presenti: il vicario generale, mons. Salvatore Genchi e il can. sac. Massimiliano Parini, direttore degli Affari Economici della Curia.

Non si è ancora spenta l’eco della presa in giro della chiesa di Piano Tavola che già avanza quella di Villaggio del Pino. A Belpasso vengono gettate anche le chiese sui piatti della bilancia elettorale, ma il risultato non cambia e il peso è sempre pari a zero. La data per certa e mai nemmeno iniziata chiesa promessa a Piano Tavola è servita per le regionali, quest’altra verrà usata per le comunali, sperando che la gente continui ad abboccare.
Sacrosanto il diritto per una comunità religiosa disporre di un luogo privato ove officiare le funzioni e raccogliere quella parte di comunità che pratica la confessione cattolica, come come è auspicabile che tutte le altre religioni senza alcuna riserva e resistenza possano costruire i loro edifici per il culto.
Stona però il fatto che a fronte di una crisi storica di mancanza di parroci, tanto da doversi rivolgere all’estero, e di un calo significativo dei praticanti, si continuino a costruire chiese.
E’ come in assenza di docenti ed alunni lo Stato costruisse delle scuole destinate però ad altri utilizzi, solo che le chiese oggi almeno con i preti diversi da Don Gallo, Don Milani e Don Puglisi servono solo a raccogliere il gregge cattolico e per lo più abbastanza stagionato.
Ora mi chiedo, lungi dal contestare a Daniele Motta la sua vocazione religiosa genuina, tant’è che io l’avrei visto bene come prete ma per niente come Sindaco, come mai a Belpasso nessun candidato a Sindaco o a semplice Consigliere Comunale, ha mai pensato di far costruire un centro civico di aggregazione polivalente laico, aperto a tutti i cittadini a prescindere dalla loro fede religiosa e del fatto che siano credenti o miscredenti ?
Un luogo imparziale dove ci si possa educare e formare sulla base dei principi laici sanciti dalla nostra costituzione che sia orientato ad eliminare tutte le forme di discriminazione sociali ed individuali ?
Certo è iniziata quella magica fase preelettorale durante la quale chi sta al governo annuncia opere e servizi ad usum, senza distinzione alcuna, fra destra, sinistra e centro.
Spero solo che stavolta il gregge cattolico non si comporti da pecora ma da cittadini consapevoli che aspettano da 20 anni il piano del governo del territorio o PUG come lo chiama adesso la nuova legge urbanistica e che i cittadini si ricordino di Caputo che ha annullato l’incarico al prof. Urbani vincitore del bando voluto nel 2012 dal commissario regionale e di Daniele Motta che in 5 anni non ha avuto la volontà di fare niente, né revisione del vecchio PRG né il bando per il PUG, perché qualunque cosa avesse fatto andava contro i poteri forti locali, orfani della cultura du Maappassotu, fra i quali quelli dell’arcivescovado di Catania