Il calcio tra campo di gioco e gestione aziendale. Lezione del direttore generale del Catania Luca Carra al corso di laurea in Economia Aziendale.
La testimonianza aziendale di Luca Carra, direttore generale del Catania SSD, ha concluso ieri pomeriggio un ricco ciclo di incontri e seminari con manager, dirigenti aziendali e imprenditori organizzati in questo semestre dal corso Principi di Management tenuto dal prof. Rosario Faraci alla laurea in Economia Aziendale.
Gremita l’aula magna di Palazzo Fortuna ove erano presenti, oltre alle studentesse e agli studenti frequentanti i corsi Principi di Management, Marketing e Digital Marketing (questi due insegnamenti impartiti dal prof. Marco Galvagno), numerosi giornalisti sportivi e la governance al completo dell’associazione Catania Rossazzurra, con in testa il suo presidente avvocato Enzo Ingrassia.
Il direttore generale del Catania SSD, neopromosso in serie C, ha illustrato i diversi modelli di business delle principali società calcistiche europee, soffermandosi in particolare su quelli delle squadre italiane. Nel nostro Paese, la governance societaria delle società di calcio si è evoluta. Dal modello verticistico dei presidenti filantropi degli anni ottanta (Rozzi, Anconetani e Massimino, fra tutti) si è passati successivamente negli anni novanta e duemila al modello più organizzato dei grandi imprenditori familiari (Agnelli, Berlusconi, Moratti) e di un management professionale al loro fianco. Oggi la gestione societaria delle squadre di calcio è molto più articolata e complessa, non esiste un unico modello proprietario, ce ne sono tanti anche grazie all’ingresso di fondi di investimento, di magnati e di ricchi imprenditori. Ancora più importante è dunque la funzione di un management capace di dialogare con tanti portatori di interesse, dalla proprietà alla direzione sportiva, dalla stampa alla tifoseria.
Il Catania SSD ha adottato il modello societario della proprietà unica, con la leadership dell’imprenditore siculo-australiano Ross Pelligra, il quale ha affidato ad un team manageriale esperto il progetto di creare una squadra competitiva sul campo e solida sul piano economico-finanziario al fine di coronare il sogno di approdare quanto prima alle serie superiori. La piazza di Catania è esigente e sogna di tornare il più presto possibile in serie A. Il dottor Carra non è nuovo ad esperienze del genere perché nel recente passato, da amministratore delegato, fece il miracolo di portare il Parma dalla serie D alla serie A in tre stagioni consecutive.
Al seminario organizzato dal Dipartimento di Economia e Impresa sono intervenuti, oltre al dottor Carra, i giornalisti sportivi Enzo Stroscio e Daniele Lo Porto, quest’ultimo presidente dell’USSI Catania. Insieme ai saluti dell’avvocato Ingrassia, è intervenuto pure l’avvocato Giuseppe Coniglione che ha illustrato alcuni modelli di governance societaria adottati dalle principali squadre di calcio, oltre che il progetto di “azionariato del cuore” proposto lo scorso anno dall’associazione Catania Rossazzurra.
Intenso e appassionato il dibattito con l’intervento degli studenti che hanno posto numerose domande al direttore generale del Catania.