29 Marzo 2024
“Vanina”, una poliziotta palermitana a Catania
Vanina è una grande opportunità per la città e per la protagonista: sostituire Montalbano e Vigata nel cuore dei telespettatori. La fiction strumento di promozione turistica
Ruvida e ironica, istintivamente razionale, spartana con qualche vizio. Cerca di anestetizzare ferite che rimarranno sempre aperte, sotto i vapori dell’Etna, tra i colori e i sapori di Catania, città ben più lontana dalla sua Palermo di quanto possano far pensare le ore in autostrada. Giovanna Guarrasi, detta Vanina, vice questore della Polizia di Stato, potrebbe diventare il nuovo personaggio cult delle serie televisive.
La speranza, se non proprio l’obiettivo dichiarato, è di scalzare nel cuore degli spettatori italiani il commissario Montalbano, con le sue passioni gastronomiche e sentimentali, con il personalissimo senso della giustizia e la palese umanità. Anche se le repliche, sempre più restaurate, e le ultime edizioni, realizzate forse con troppa attenzione al bilancio più che ai tempi richiesti dalla qualità, del commissario di Vigata registrano ancora share importanti, anche alla Palomar si sono convinti che bisogna puntare su qualcosa di nuovo.
L’opportunità l’ha offerta un’oftalmologa con un’ottima penna da giallista, Cristina Cassar Scalia, che ha creato Vanina, personalità complessa, tormentata, spaventata dalla possibilità di una vita “normale” dopo aver conosciuto sulla propria pelle la ferocia della mafia.
Tra vita professionale, dirige la sezione Omicidi della Squadra Mobile, e privata si immerge nelle virtù culinarie di Catania, sfiora, solo perché trascinata, scampoli di socialità, sfugge ai vizi di una città che ne ha tanti e tutti contagiosi. La città, appunto. Le quattro puntate, premesse di altre, ci auguriamo, saranno una grande occasione per aumentare l’attenzione turistica che sul capoluogo etneo è crescente dal dopo covid.
La villa di Montalbano a Punta Secca è diventata uno spot pubblicitario per quella parte di Sicilia da quasi un quarto di secolo. La parte più periferica dell’isola, già di per sé periferica, ha conosciuto un boom inimmaginabile, con una proiezione internazionale incredibile. Andrea Camilleri è stato, sicuramente, senza averne l’intenzione e la consapevolezza, il miglior assessore regionale al turismo che la Regione abbia mai avuto.
Catania non può essere meno attrattiva di una spiaggia ostile, qual è quella dove nuota Montalbano: il barocco bianco e nero di via Etnea è affascinante almeno quanto la pietra di miele del profondo sud est. Catania e i catanesi sono protagonisti da secoli, una fortunata serie televisiva può esserne una ulteriore conferma.
Daniele Lo Porto
Daniele Lo Porto (OdG Sicilia N^ 50259) Classe 1959. Giornalista professionista dal 1992. Sono stato capo dell'Ufficio stampa della Provincia regionale di Catania e redattore di Telecolor. Dal 1984 corrispondente del Giornale di Sicilia, dal 2020 di Tgs e di Freepressonline. Nel 2008 nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.