25 Giugno 2024

Taobuk e le identità plurali

Taobuk e le identità plurali

Taobuk: cinque giorni tra grande letteratura, arte e scienza alla ricerca delle “identità plurali”.

Grande successo della  XIV edizione di Taobuk.  Come ogni anno, Antonella Ferrara, presidente e direttrice artistica del Festival, coglie nel segno e accoglie a Taormina artisti, scrittori e registi da ogni parte del mondo. Cinque giorni intensi e quasi impossibili da vivere integralmente, un programma così fitto e ritmico da stordire gli spettatori accorsi per ascoltare dibattiti e talk, incontri dislocati nei luoghi mitici di Taormina, tutti interessanti e d’altissimo livello. Secondo le previsioni e come accade  in ogni festival,  le stars d’ogni settore (sia letterario che scientifico o artistico) hanno coagulato intorno a sé un pubblico oceanico e  catalizzato l’attenzione della stampa.

Marina Abramovich, Jon Fosse, Paolo Sorrentino e Ferzan Ozpetec, Moses Pendleton e Momix, Safran Foer e Glenn Cooper, Baricco, con la loro indiscussa fama e  grande disponibilità al dialogo, sono stati i veri raccoglitori di entusiasmo tra il pubblico e hanno creato un grande e fascinoso  mosaico esistenziale e culturale , mostrando le  differenti posizioni sul tema del festival: l’ identità plurale.

Tutti i volti della festa li abbiamo ritrovati al Galà del sabato sera al Teatro Antico, gli ospiti hanno ricevuto il loro Taobuk Award, sono stati premiati dai politici del momento e dai personaggi istituzionali in carica, circondati da  migliaia di spettatori, in un Teatro antico stracolmo e interattivo dove primeggiava l’orchestra del Teatro Massimo Bellini.

In realtà Taobuk 2024 è stato molto altro, tutti i settori culturali, gli argomenti scelti per le differenti discipline erano, non soltanto interessanti, ma per cinque lunghi giorni hanno  incoraggiato il pubblico ad approfondire, a leggere ed informarsi, sono stati  universi aperti che si incrociavano e spingevano l’uno verso l’altro per  integrarsi e confrontarsi.

Giorgio Metta e l’intelligenza artificiale, ad esempio, ha spalancato visioni sul futuro già qui. La Città sostenibile  e Carlo Ratti  ha rivisitato  il ruolo sociale dell’architettura contemporanea e della Civitas. Il Mediterraneo e le identità collettive dalla grecità al nostro tempo  con Lucia Nardi ha proposto un percorso quanto mai attuale. Il ruolo del MAXXI e l’arte del XXI sec. con il riconoscimento ad Arnaldo Pomodoro e la splendida mostra dedicata alle “ Ore “ di Ontani riapre l’eterno dibattito sulla mission delle strutture museali in Italia. Odifreddi e l’occidente malato. L’Europa e i conflitti con Gentiloni,  l’America di Rampini  si sono succeduti in un crescendo di identità differenti e collettive. E ancora tanto altro da seguire e ascoltare, difficilmente sintetizzabile e unificabile.

Ciascuno spazio del Festival merita ,pertanto, un approfondimento ed un racconto,  perchè narrare Taobuk è come riempire un taccuino da viaggio e poi fare un serio e collettivo  ripensamento su tutto ciò che ruota intorno alla molteplicità delle visioni del mondo oggi .Una kermesse unica e imperdibile che  porterà gli spettatori,  incantati dal festival dei libri, non soltanto a ricordare ma soprattutto a ripensare, leggere e approfondire ,a liberarsi dagli stereotipi giornalistici e geopolitici e desiderare di riappropriarsi della libertà di pensiero e visioni.

Ecco perchè intendo raccontarvi Taobuk in modo inusuale, vi parlerò prossimamente di Marina Abramovich e del suo “i love you “ , del vento del mare del Nord di Fosse e del Cuore nascosto di Ozpetec, di Luigi Ontari e del suo archetipo del desiderio, e del contratto sociale con la Città.

Attraverseremo Taobuk e vi passeggeremo dentro affinchè ogni tema abbia il proprio frutto dentro un unico giardino dal nome collettivo “l’identità nasce specchiandosi negli altri”.

Margherita Francalanza

 

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Daniele Lo Porto

Daniele Lo Porto

Daniele Lo Porto (OdG Sicilia N^ 50259) Classe 1959. Giornalista professionista dal 1992. Sono stato capo dell'Ufficio stampa della Provincia regionale di Catania e redattore di Telecolor. Dal 1984 corrispondente del Giornale di Sicilia, dal 2020 di Tgs e di Freepressonline. Nel 2008 nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.