06 Dicembre 2018
Tav, riduzione finanziamenti Ue in caso di ritardi dei lavori
Questo di oggi è in secondo avvertimento da parte dell’Ue, che sulla Tav minaccia tagli finanziamenti in caso di ritardi sui lavori. Queste arrivano dopo il rinvio al 2019 del ministro Toninelli.
Potrebbero ridursi i finanziamenti della Tav
A ricordare che si potranno perdere i finanziamenti per la costruzione della Tav è un portavoce della Commissione Ue. “Come qualsiasi altro progetto della Connecting Europe Facility, ritardi nella sua attuazione potrebbero portare a una riduzione dei finanziamenti Ue assegnati“. La somma in gioco è pari a 814 milioni di euro, che verrebbe messa a rischio dopo il rinvio del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli al 2019. “Ora – ha precisato il portavoce Ue – il progetto vede alcuni ritardi, inclusi quelli relativi alla sospensione del processo di appalto recentemente annunciato dalle autorità italiane”.
Opera strategica che va fatta nei tempi stabiliti
Lo stesso portavoce ha sottolineato co me la situazione della Tav sia monitorata da vicino dalla Commissione Ue e dall’Agenzia esecutiva per le reti e l’innovazione (Inea), in contatto con le autorità francesi e italiane. Pertanto il portavoce ha ricordato che “a seconda degli sviluppi nelle prossime settimane, nella prima parte del prossimo anno potrebbero diventare necessari cambiamenti all’accordo di finanziamento per modificare l’ambito dell’azione e i suoi tempi. È importante che tutte le parti mantengano i loro sforzi per completare” la Tav in tempo“. I lavori devono essere fatti “in linea con l’accordo di finanziamento. Si tratta di un progetto importante non solo per la Francia e l’Italia ma per l’intera Ue. Soprattutto nel contesto del corridoio Ue Ten-T Mediterraneo”, per questa, sua “dimensione strategica europea è finanziato in modo significativo dal bilancio Ue“.
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