09 Dicembre 2018
Spray alla Lanterna Azzurra, un Dj: “Ho consegnato il blocchetto dei biglietti”
Sono diverse le domande che ruotano attorno alla strage causata dallo spray alla Lanterna Azzurra. La prima fra tutte: come mai erano stati venduti più biglietti rispetto al numero di capienza massima consentita dal locale?
Spray alla Lanterna Azzurra
Continuano senza sosta le indagini attorno alla strage di Corinaldo, nel corso della tarda serata di ieri è stata trovata la bomboletta di spray orticante usata per creare panico nella folla ma non solo. I presenti alla Lanterna Azzurra, attraverso social e chat su WhatsApp, hanno fatto girare un video che ritrae un ragazzo dal volto coperto presumibilmente responsabile dell’accaduto. (Per approfondire Clicca Qui).
Secondo quanto reso noto da Repubblica.it, l’autore della strage sarebbe stato identificato ma non ancora sentito dagli inquirenti. In base a quelle che saranno le sue dichiarazioni si decederà se iscriverlo o meno nel registro degli indagati, l’accusa a cui deve rispondere al momento è quella di omicidio preterintenzionale ma potrebbe cambiare.
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Stabili le condizioni dei feriti
Come reso noto dai giornali ieri, sono sette le persone ferite in gravi condizioni ma a quanto pare queste, per fortuna, sono ancora stabili. A chiarire il tutto è stato Roberto Papa, dirigente medico della Direzione medica degli ospedali Riuniti di Ancona che, come riportato da Repubblica.it, ha dichiarato:.“Le condizioni dei sette ricoverati sono stabili ma critiche la prognosi resta riservata“.
“Ho consegnato i blocchetti dei biglietti venduti”
Una delle preoccupazioni maggiori riguarda proprio la quantità del numero dei presenti. Sembrerebbe che alla Lanterna Azzurra fossero presenti circa 1.400. Cristian Carrozza, comandante provinciale dei carabinieri di Ancona, ha spiegato: “Sono 680 i biglietti venduti e quasi 500 quelli staccati. La capienza della sala del concerto – ha aggiunto – è di 459 persone, due le sale aperte al piano terra, mentre quella interrata non era fruibile. La cifra di diffusa ieri di circa 1.400 biglietti si basava sui numeri delle matrici“.
Il Dj del locale, Marco Cecchini, al Quotidiano Nazionale fornisce una spiegazione diversa: “Non c’erano 1.400 persone come dicono tutti. Assolutamente. Secondo me non arrivavano a mille, anzi calcolando quelli che erano fuori a fumare, dentro ce n’erano poco più di 800. È un locale che ha contenuto molta più gente. Era sicurissimo. Tra l’altro ho consegnato ai carabinieri i blocchetti dei biglietti venduti e quelli invenduti. Si vede subito“.
A smentire il racconto c’è una foto che mette in mostra il numero di matrice, come pubblicato da Repubblica.it e riproposto da noi di Free Press Online.
Qualche ora il Dj Marco Cecchini, figlio di uno dei gestore del locale, secondo quanto raccontato da IlMessaggero.it ha raccontato: “Stavo fumando nella sala di sotto, con la porta di emergenza aperta. Ad un certo punto è arrivato un ragazzo dalla sala fumatori e mi ha detto: ‘Marco, mi hanno rubato la catenina’. Io gli ho chiesto chi era stato e lui mi ha risposto ‘non lo so, era un ragazzo che ha spruzzato uno spray al peperoncino’. Faccio un passo in avanti e vedo tutta quella gente che usciva, le prime file sono riuscite a scendere senza problemi poi qualcuno, forse uno che non conosceva il locale, non ha visto le scalette alla fine della rampa ed è caduto, provocando l’effetto domino“.
“C’è un video – conclude Marco Cecchini- ripreso dalla consolle in cui si vede che tutta la parte in fondo della pista si muove verso l’esterno seguendo solo quella via lì e non capisco perché, forse il panico, forse perché non vedeva bene. Ma nessun buttafuori li bloccava, io ero lì sotto e ho visto, ho raccolto gli occhiali ad un ragazzo e abbiamo tirato fuori delle persone“.
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