La vicenda che vede Michele Bravi accusato di omicidio stradale è una pagina triste che coinvolge l’artista e la famiglia della vittima. Una settimana dopo l’accaduto a rilasciare delle dichiarazioni è il fratello Rosanna Colia.
Michele Bravi accusato di omicidio stradale
La scorsa settimana il cantante Michele Bravi è rimasto coinvolto in un incidente stradale, dove è rimasta vittima la motociclista Rosanna Colia. (Per approfondire Clicca Qui). Sulla base di tale motivazione, Michele Bravi accusato di omicidio stradale, aveva deciso di annullare tutti i suoi impegni professionali. Dopo gli ultimi aggiornamenti relativi alla vicenda ecco che il fratello di Rosanna Colia rilascia un’intervista a Libero contro l’artista.
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Non ha trovato nemmeno 5 minuti per una chiamata.
Qualche ora fa è stata resa nota l’intervista fatta dal fratello di Rosanna Colia, la motociclista vittima dell’incidente stradale che vede coinvolti anche Michele Bravi. Enzo Colia, secondo quanto riportato anche da Ilmessaggero.it ha dichiarato: “Possiamo capire come stia lui in questo momento, è normale. Però noi che dovremmo dire del nostro dolore? Eravamo una famiglia estremamente unita. Ha distrutto ben più di una famiglia. Noi non chiediamo niente. Non ci interessa se gli danno uno, cinque o vent’anni di galera. Non gli portiamo nemmeno rancore, ma è possibile che dopo sette giorni abbiano trovato il tempo, lui e il suo staff, per un comunicato divulgato su giornali e social, e non cinque minuti per una chiamata?“. Michele Bravi accusato di omicidio stradale
Incidente causato da un inversione?
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, sembra che l’incidente possa esser stato causato da un inversione a U fatta da Michele Bravi. La tesi è stata immediatamente dall’avvocato della difesa. Ilmessaggero.it rende noto anche che la difesa sostiene che l’auto stesse svoltando a sinistra per accedere a un passo carraio.
“La macchina era in mezzo alla corsia”
Nell’intervista rilasciata da Enzo Colia si può leggere: “È falso, i rilevamenti dicono altro la macchina era in mezzo alla corsia e il passo carraio a cui allude l’avvocato porta ad un box, non ad un’abitazione. Non c’erano segni di frenata era una manovra continua quella che aveva iniziato. Non siamo qui per fare polemica, ma è il nostro sentimento e non accettiamo quanto detto dal suo legale. Esigiamo rispetto per nostra sorella, e che non ci vengano a dire che la manovra fatta da Bravi sia diversa dagli accertamenti dei vigili“.
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